“Per Natale e Capodanno a Venezia camminiamo nel buio più totale, gli alberghi sono desolatamente vuoti o chiusi e l’incertezza costante non permette la programmazione che in questo mestiere è un passaggio fondamentale”. Lo dice Claudio Scarpa, direttore dell’Associazione veneziana albergatori, che non vede nulla di buono all’orizzonte anche se “il Governo ci dà costanti rassicurazioni sugli aiuti economici”. “A pesare è anche il fatto che a Venezia – prosegue Scarpa – è praticamente impossibile arrivare, siamo praticamente l’unica regione ‘gialla’ quindi nè dall’Italia e di conseguenza dall’estero non si prospettano arrivi”. Scapa cerca di tradurre in immagini il suo sconforto. “Esco da un cinque stelle – racconta – totalmente deserto e desolante nel suo splendido vuoto, ora andrò in un tre stelle ma sarà esattamente la stessa identica cosa”. “Come si fa a pensare ad un Natale a Venezia – sottolinea – in queste condizioni, e poi chi può immaginare un Capodanno con un veglione.”. Di questi tempi nel recente passato, ricorda, si parlava “con i numeri; quanti arrivi, quante presenze, spesa media dell’ospite e proposte da spingere sul mercato. Ora ci confrontiamo sul chiudere o meno e mandare a casa i dipendenti o se rimanere almeno con le luci accese”.