La Palude di Torre Flavia in un articolo scientifico pubblicato sui Quaderni del Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara. Il lavoro riporta la mappatura delle specie di flora presenti sulle dune di Torre Flavia. Il lavoro di campo da Susanna Ioni, Corrado Battisti e Giuliano Fanelli, è stato svolto durante il tirocinio della prima portato avanti con i responsabili della Palude e con il Comune di Ladispoli, grazie al consigliere Filippo Moretti. “La flora alo-psammofila (ovvero legata a condizioni aride e salate) è presente grazie alle recinzioni che sono state collocate per la tutela dei nidi di Fratino e Corriere piccolo“, spiega il responsabile della Palude di Torre Flavia. “Grazie alla presenza dei nidi di questa specie (questa estate anche una Tartaruga marina ha frequentato le dune: sono state osservate le tracce), e al fatto che si è reso necessario delimitarle così da impedire il calpestio, una vegetazione rara e esteticamente attrattiva (soprattutto in primavera con le fioriture) ha reso questo tratto di spiaggia davanti la Torre di grande valore, per tutti i cittadini (oltre che per le specie animali e vegetali).Per questo motivo il Fratino e il Corriere piccolo sono chiamate ‘specie ombrello’: grazie alla tutela dei loro nidi, tante altre specie beneficiano della riduzione del calpestio”. “E’ stata anche avviata una proposta di istituzione di una Piccola Oasi(‘Oasi delle Dune della Torre), in accordo con il Comune”. “Ringraziamo il Comune di Ladispoli che ci ha consentito di chiuderle (in quanto in parte fuori dal Parco). Grazie a tutti i volontari del Campo Fratino 2017 che hanno consentito la ripresa di questo ecosistema”.