Nell’anno del suo ottantesimo compleanno, Mina torna con un lavoro che va alla riscoperta del canzoniere italiano: il 27 novembre esce il doppio album “Italian Songbook”, primo capitolo di un progetto di sei antologie totali, come ha spiegato il figlio Massimiliano Pani.
Italian Songbook è l’unione di “Cassiopea” (PDU/distr. Sony Music) e “Orione” (PDU/distr. Warner Music) e ripercorre e riordina l’immenso repertorio dell’artista. Un firmamento di oltre 1400 brani in oltre 100 album. Un viaggio in un mondo variegato (dal 1975 con L’importante è finire al 2018 con Volevo scriverti da tanto), tra grandi successi e perle meno conosciute (tutti digitalizzati e restaurati), inseguendo il filo del gusto e dei desideri della stessa Mina. Brani che lei canta per la prima volta o ripresi dopo l’interpretazione di altre voci; e due brani finora inediti, che chiudono le due tracklist. Per Cassiopea c’è “Un tempo piccolo”, scritta da Antonio Gaudino, Alberto Laurenti e Franco Califano, interpretata da Mina con il testo rimaneggiato della versione dei Tiromancino (del 2005); Orione invece si chiude con “Nel cielo dei bars” scritta da Leo Chiosso e Fred Buscaglione, che l’ha interpretata nel film “Noi duri”. “E’ stato un lavoro di raccolta dei pezzi per renderli nuovamente disponibili – racconta Pani, che definisce la madre “la più famosa sconosciuta d’Italia” -. L’idea è stata di prendere i suoi successi, non per farne un best of, insieme a grandi successi italiani e perle che secondo lei non hanno avuto la giusta luce quando uscirono. Sono i pezzi che Mina ti vuole riproporre, anche quelli che magari la gente non avrebbe ascoltato. Lei ha sempre fatto solo quello che le andava di fare, mostrando coraggio e intelligenza”.