martedì, Novembre 5, 2024

Coronavirus, la Gran Bretagna autorizza l’uso di un mix tra diversi vaccini

La Gran Bretagna, che ha autorizzato l’uso dei vaccini Pfizer e AstraZeneca, apre al mix tra dosi di prodotti diversi contro il coronavirus. Il New York Times accende i riflettori sulla versione di dicembre del COVID-19 Greenbook, che il quotidiano definisce ‘la guida alle vaccinazioni’ in Gb. “Se una seconda dose del vaccino ricevuto inizialmente da un paziente non è disponibile o se il produttore della prima dose non è noto”, il vaccino “può essere sostituito”. La linea, afferma il Nyt, non coincide con quella indicata negli Stati Uniti dai Centers for Disease Control: i vaccini autorizzati, secondo i CDC, “non sono intercambiabili” e “la sicurezza e l’efficacia di un mix di prodotti non è stata valutata”. Una vaccinazione “dovrebbe essere completata con lo stesso prodotto”. La Gran Bretagna deve fare i conti con un’impennata dei contagi, complice anche la nuova variante covid ritenuta più contagiosa, e con una pressione crescente sul sistema ospedaliero, che rischia di collassare. Nel documento, come evidenzia il Nyt, si legge che “ogni sforzo dovrebbe essere compiuto” per completare il processo con il prodotto usato nella prima dose. Ma se “lo stesso vaccino non fosse disponibile o se il primo prodotto ricevuto non fosse note, è ragionevole offrire una dose del” vaccino “disponibile” per la seconda somministrazione. “Questa opzione è preferita se il soggetto va considerato ad alto rischio immediato o se si ritiene che non possa presentarsi di nuovo all’appuntamento”. Il documento indica che il vaccino Pfizer Biontech “dovrebbe essere somministrato in 2 dosi, minimo a 21 giorni l’una dall’altra”. Le due dosi di vaccino AstraZeneca, come si legge, dovrebbero essere separate “come minimo da 28 giorni”. Il New York Times dà spazio alle valutazioni di alcuni esperti. “Non ci sono dati di alcun tipo su questa idea”, dice il professor John Moore della Cornell University. La Gran Bretagna, dice, “sembra aver abbandonato completamente la scienza e ora sembra alla ricerca di una via d’uscita dal disastro”. Nell’articolo vengono riportate le parole di un portavoce di Pfizer, Steven Danehy. “Mentre le decisioni su regimi alternativi di dosaggio spettano alle autorità sanitarie, Pfizer ritiene fondmentale che le autorità sanitarie sorveglino con il massimo impegno qualsiasi programma alternativo implementato e assicurino che ad ogni soggetto che riceve” il vaccino “sia offerta la massima protezione possibile, questo significa immunizzazione con 2 dosi del vaccino”.
Redazione
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