Tra il 27 marzo e il 19 giugno prossimi sarà sostituito oltre un chilometro di impalcato stradale del traforo del Monte Bianco, circa un decimo della lunghezza totale della galleria italo-francese. Si tratta della seconda fase di lavori sulle solette, dopo che nel 2018 ne era stata risanata una porzione di 555 metri. Sono previste 31 interruzioni (erano state 34 nel 2018) delle quali 26 durante la notte, per un totale di 408 ore di chiusura (385).
Grazie all’esperienza di tre anni fa “l’impatto del cantiere sarà maggiore rispetto al 2018 del 6%: un numero di ore pressoché invariato a fronte del doppio di metri lineari (1.136) di impalcatura da risanare”, ha spiegato durante la conferenza stampa di presentazione dei lavori Riccardo Rigacci, direttore gerente del gruppo europeo di interesse economico del traforo del Monte Bianco (Geie-Tmb) che gestisce il traforo.
L’investimento, di 17 milioni di euro, è carico del Geie. Il cantiere sarà “italo-franco-svizzero”, con lavori eseguiti dal raggruppamento temporaneo di imprese francesi Bouygues Tp Rf / Colas Raa, direzione affidata a Quadric, Sws e Artelia e carri ponte Rowa.
La necessità dei lavori emerge dal monitoraggio continuo di impalcato, volta e canali di ventilazione. Durante ogni chiusura notturna – ha anticipato Gregory Schwashaupt, direttore del Geie nominato dalla concessionaria francese Atmb – saranno allestiti due cantieri in simultanea, con l’utilizzo di tre carri ponte (nel 2018 ne venivano usati due) concepiti per il traforo del Monte Bianco, con un avanzamento di 45 metri a notte. Saranno 100 le persone al lavoro durante ogni interruzione. Da programma, ogni mattina alle 6 sarà ripristinata la circolazione.