Concorsopoli ha fatto un milione e centomila spettatori a “Non è l’Arena”. Ma all’ultimo momento il sindaco di Allumiere Antonio Pasquini, la cui presenza era stata annunciata da Massimo Giletti, ha deciso di non partecipare alla diretta in studio, insieme al consigliere regionale di FdI Chiara Colosimo, e al giornalista Luca Telese. Non potendo avere Pasquini in diretta, Giletti ha mandato in onda l’intervista registrata dalla sua troupe in Comune ad Allumiere nei giorni scorsi. Proprio l’assenza del Sindaco, che sabato scorso a Civonline aveva dichiarato di non avere nulla da nascondere e che “Il comune di Allumiere è parte lesa in questa storia“, ha portato la minoranza consiliare collinare a tornare alla carica chiedendone nuovamente le dimissioni, per avere disertato l’intervista in cui il primo cittadino avrebbe dovuto difendere l’immagine del paese. Il primo a partire alla carica, dopo gli accessi agli atti dei giorni scorsi, è il meloniano Alessio Sgriscia: «Dato il suo doppio ruolo, di sindaco del Comune in cui si è svolto il concorso e di collaboratore del Presidente del Consiglio Regionale era logico che fosse chiamato a fare chiarezza. Rifiutandosi di partecipare alla trasmissione il sindaco ha ignorato la legittima richiesta di trasparenza dell’opinione pubblica, mancando di rispetto al suo ruolo istituzionale e alla cittadinanza che rappresenta e amministra. Dopo essersi sottratto alle domande del giornalista che lo aveva intercettato in Comune, il sindaco ha volutamente rinunciato ad una prerogativa fondamentale del suo incarico che prevede di rappresentare la propria cittadinanza e di tutelarne l’immagine». Stessa musica anche dagli altri rappresentanti dell’opposizione: «Se le dimissioni di Antonio Pasquini fino ad ora erano state un invito in nome della trasparenza, dopo la puntata di Non è l’arena andata in onda domenica sera, sono diventate un atto doveroso dal quale Pasquini non può esimersi – dichiarano i consiglieri comunali Roberto Taranta (M5S), Simone Ceccarelli (LeU) e Giovanni Sgamma (FI) -. Per giorni Pasquini ha tuonato sugli organi di stampa difendendo la legittimità del concorso, gridando all’affronto contro l’immagine del paese e poi, nel momento in cui la trasmissione di Massimo Giletti manda in onda un servizio che, a livello di immagine, è devastante, il sindaco ha disertato: ciò è inammissibile. Pasquini aveva il dovere assoluto di andare in trasmissione a difendere l’immagine di Allumiere e di tutti i suoi cittadini, e invece ha lasciato il comune di Allumiere alla mercè dello studio televisivo senza che ci fosse nessuno a controbattere. Lo stesso ineluttabile dovere è in capo ai consiglieri di maggioranza, il cui silenzio è assordante. È assordante il silenzio del Movimento Fontana Tonna, ormai ridotta a stampella del PD, è assordante quello di chi in passato scelse di passare all’opposizione sulla vicenda della centrale a carbone e oggi non parla. Assordante è il silenzio del Partito Democratico. Questo è il momento della verità finalmente disvelata: da un lato c’è chi questo modo di fare politica lo ha sempre combattuto, dall’altro quelli che lo hanno scelto nonostante tutto e tutti e in questi anni non hanno mai fatto nulla per arginarlo. Questa è l’ultima occasione per scegliere la parte giusta, ma bisogna venire allo scoperto e metterci la faccia. Chi ha voce, parli adesso. O taccia per sempre».