mercoledì, Ottobre 30, 2024

Covid, la variante Omicron in Gran Bretagna potrebbe causare 75mila morti nei prossimi cinque mesi

Omicron potrebbe causare “nello scenario peggiore” fino a 75.000 morti in Inghilterra entro la fine di aprile se non saranno adottate nuove restrizioni, oltre al Piano B appena scattato. Lo sottolineano nuovi dati della London School of Hygiene&Tropical Medicine che indicano una previsione tra le 25 mila e le 75 mila vittime nei prossimi 5 mesi. Nello scenario più ottimistico – scrive il Guardian riportando i dati – “si prevede un’ondata che potrebbe portare a oltre 2.000 ricoveri al giorno e 24.700 decessi da dicembre al 30 aprile 2022. Nel peggiore fino a 74.800 morti. Il team sottolinea quindi la necessità di nuove strette. Gli esperti della London School of Hygiene & Tropical Medicine, che fanno parte anche dello Scientific Pandemic Influenza Group on Modeling (SPI-M) e dello Scientific Advisory Group for Emergencies (Sage), hanno utilizzato dati sperimentali per esaminare la potenziale trasmissibilità di Omicron e l’impatto sul Paese in vista del nuovo anno. Anche nello scenario più ottimistico (bassa fuga immunitaria di Omicron dai vaccini e alta efficacia dei booster), si prevede – riporta il Guardian – un’ondata di infezioni che potrebbe portare ad un totale di 175.000 ricoveri ospedalieri e 24.700 decessi tra il primo dicembre di quest’anno e fine aprile 2022. Questo se non vengono implementate ulteriori misure di controllo oltre all’attuale Piano B introdotto dal governo in Inghilterra: secondo il team indossare la maschera, lavorare da casa e le terze dosi potrebbe infatti non essere sufficiente. Lo scenario più pessimista preso in esame dagli esperti (elevata fuga immunitaria dai vaccini e minore efficacia dei richiami) prevede un’ondata di infezioni che rischia di portare a un picco di ricoveri ospedalieri circa il doppio di quello registrato a gennaio 2021, senza ulteriori misure di controllo. E, secondo lo studio, potrebbe causare 492.000 ricoveri ospedalieri e 74.800 decessi entro aprile prossimo. Nonostante le incertezze su Omicron “queste prime proiezioni aiutano a guidare la nostra comprensione dei potenziali futuri in una situazione in rapida evoluzione”, ha sottolineato Rosanna Barnard, che ha co-diretto la ricerca, precisando che “il nostro scenario più pessimistico suggerisce che potremmo dover sopportare restrizioni più rigorose per garantire che il servizio sanitario nazionale non sia sopraffatto: è fondamentale che i responsabili delle decisioni considerino il più ampio impatto sociale di queste misure, non solo l’epidemiologia”.
Redazione
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