In Veneto ci sono oltre 4000 nuovi casi di Coronavirus. Il presidente della Regione Luca Zaia, intervenendo a Sabato anch’io su Rai Radio1, anticipa i dati di oggi, sottolineando che il Veneto è “la regione che fa più tamponi in Italia. “Il vero tema – dice – è che ci vorrebbe un po’ di impegno a leggere le percentuali sui tamponi”. La media nazionale dei positivi sui tamponi è del 2,9%, “il Veneto ha il 3,1%, l’Emilia-Romagna il 4,8%, la Calabria il 6,4, le Marche il 7”, ha aggiunto, spiegando che è prematuro parlare di zona arancione. “C’è una situazione in evoluzione, ci sono tre parametri. Al momento il Veneto è all’11% dell’occupazione dei posti letto, al 15% si passa in zona gialla. Verosimilmente potrebbe succedere la settimana del 20. I vaccini funzionano”, dice ancora invitando i genitori a consultare i pediatri per quanto riguarda la fascia d’età 5-11 anni. “Penso sia prudente lasciare che i genitori si consultino con i propri pediatri. Come regione Veneto abbiamo organizzato e investito su queste vaccinazioni in modo che vengano fatte direttamente dai pediatri. E’ fondamentale che i genitori scelgano parlando con i propri medici”. Tra i nuovi casi – precisa la Regione – sono presenti anche circa 310 positivi che si riferiscono a giorni precedenti, tra il 27 novembre e il 3 dicembre, caricati in ritardo a causa dell’attacco hacker subito dall’Ulss 6 Euganea. L’incidenza su 92.052 tamponi (25.678 molecolari e 66.374 rapidi) è del 4,4%. Gli attuali positivi sono 47.699 (+1.890), mentre negli ospedali vi sono 889 ricoverati nei reparti ordinari (+37) e 134 (+4) in terapia intensiva. Nella Regione, prosegue a forte ritmo la campagna vaccinale, sospinta soprattutto dalle terze dosi: ieri, su 49.213 somministrazioni, 44.135 erano addizionali/booster. Altri 2.853 si sono vaccinati per la prima volta. Le forniture utilizzate sono il 95,5%. I residenti con la terza dose sono 888.943, pari al 20,3% della popolazione vaccinabile. Il bollettino regionale segnala 3.692.404 residenti che hanno completato il ciclo vaccinale con la seconda dose, pari all’84,4% della popolazione over 12.