“Nessuno può tenere in piedi una maggioranza così eterogenea se non Draghi. Senza di lui non si può andare avanti con questo governo”. Non usa mezzi termini Antonio Tajani in merito alla prospettiva di un nuovo esecutivo privato dell’attuale premier: “Se saltasse il garante di questo governo sarebbe inevitabile andare al voto”, afferma il coordinatore di Forza Italia bocciando, al tempo stesso, la possibile nomination di Mario Draghi per il Quirinale. “Noi non vogliamo che si vada a votare – precisa a a Cusano Tv – perché c’è ancora molto da fare, ma se saltasse Draghi si dovrebbe affrontare una lunga campagna elettorale in un clima di instabilità, forse sarebbe meglio andare alle urne nel 2023”. Sulla partita per il Quirinale, Tajani non si sbilancia: “Mi pare prematuro parlare di candidature certe. Molti nel centrodestra ritengono che Silvio Berlusconi sia il miglior candidato possibile, ma lui ancora non si è pronunciato, non ha sciolto alcuna riserva. Vedremo dopo l’approvazione della manovra”. Certo è, aggiunge, “che il centrodestra sarà determinante nell’elezione del presidente della Repubblica. Siamo uniti e Berlusconi non sarà mai un candidato di bandiera”.