“È da poco uscita la notizia che il premier romeno ha condannato quanto successo. Voglio ringraziare il ministro, la diplomazia, l’ambasciata. La console è arrivata alla prima telefonata, quando eravamo di fatto in fermo di polizia”. Così Lucia Goracci intervistata a La vita in diretta da Alberto Matano sull’aggressione subita in Romania. “Non pensavo sarebbe capitato in un paese come la Romania – ha raccontato l’inviata del Tg1 -. Nel video si vede che a un certo punto dico: non siamo mica in Siria!”. Goracci ha raccontato di essere stata sequestrata nel suo ufficio dalla senatrice novax da lei intervistata. “Ha chiuso a più mandate la porta, impedendoci di uscire – ha detto l’inviata del Tg1 -. Si sono poi affacciati più uomini, tra cui suo marito. Non ci hanno fatto uscire e lei ha chiamato il 112, dicendo che avevamo fatto irruzione e listavamo minacciando. Insomma, hanno iniziato a criminalizzarci”. Goracci ha quindi spiegato che la senatrice “ha detto alla polizia che potevamo avere armi o droga addosso. Ci hanno minacciato. Il marito ha anche detto: che faccio di voi ora?Apro la finestra e vi butto di sotto?”. La giornalista è poi riuscita a uscire, approfittando di un momento in cui entrava qualcuno. “Quando sono entrata di nuovo con la polizia, che avevo l’illusione salisse per difenderci -ha proseguito -, la polizia ha iniziato a farci il quarto grado. Il marito della senatrice ci ha messo le mani addosso e il poliziotto ci ha poi portati via, in un crescendo di grottesco”. Su istruzione del ministro Di Maio, l’ambasciatore italiano in Romania aveva chiesto oggi immediati chiarimenti al governo romeno dopo l’episodio avvenuto a Bucarest ai danni della giornalista RAI Lucia Goracci e della sua troupe. L’ambasciatore – secondo quanto si apprende da fonti della Farnesina – ha espresso sorpresa e dispiacere, e ha chiesto un approfondimento di quanto avvenuto alle competenti autorità romene. “Il governo rumeno condanna fermamente qualsiasi atto di intimidazione dei giornalisti o di ostacolo al diritto alla libera informazione dei cittadini. La libertà di espressione, il diritto a un’opinione e l’accesso all’informazione sono garanzie di una democrazia consolidata e del funzionamento dello Stato di diritto. Il primo ministro Nicolae-Ionel Ciucă considera questo incidente inaccettabile”. Così in una nota il governo di Bucarest ha condannato l’episodio avvenuto a Bucarest ai danni della giornalista Rai Lucia Goracci e della sua troupe. “Il presidente del Consiglio della Romania è preoccupato per questo caso, che deve essere chiarito con urgenza dalle competenti istituzioni statali”, si legge in una nota che segue la richiesta di chiarimenti da parte della Farnesina. L’ambasciatore rumeno a Roma ha informato le autorità italiane che è stata avviata un’indagine sull’episodio avvenuto a Bucarest ai danni della giornalista Rai Lucia Goracci e della sua troupe. Lo ha riferito il ministero degli Esteri di Bucarest, precisando in una nota che l’inchiesta “stabilirà dettagli dell’incidente e determinerà, se necessario, l’adozione di misure, secondo la legge”. Allo stesso tempo – prosegue la nota – il capo della missione diplomatica ha sottolineato che la Romania rimane “profondamente impegnata nella protezione della libertà di stampa, un importante pilastro della democrazia e dello stato di diritto, e questo incidente isolato non deve intaccare la solidità delle relazioni bilaterali tra la Romania e Italia”. Il Ministero degli Esteri aveva immediatamente attivato l’ambasciata italiana in Romania per intervenire e consentire il rilascio di Goracci e della sua troupe. L’ad Rai Carlo Fuortes ha telefonato alla corrispondente Rai da Istanbul Lucia Goracci e le ha espresso la solidarietà sua personale, della presidente Marinella Soldi e dell’azienda “per il brutale tentativo di intimidazione compiuto ai danni della giornalista e della troupe con la quale era al lavoro in Romania da parte di una parlamentare locale”. I vertici Rai definiscono “ingiustificabile l’increscioso trattenimento imposto successivamente dalla polizia di un paese amico e componente dell’UE alla giornalista e a quanti stavano esercitando la propria attività di informazione per conto del servizio pubblico multimediale italiano”. Dure condanne dal mondo politico, il sottosegretario agli Esteri Della Vedova ha espresso all’Ambasciatore di Romania in Italia “la ferma riprovazione del governo” e l’ambasciatore ha”rassicurato che le autorità rumene stanno seguendo la questione con l’attenzione e il rigore necessari” e sarebbe stato emesso “un provvedimento restrittivo” per il marito della parlamentare. “La vicenda della collega della Rai Lucia Goracci, rinchiusa in una stanza dopo aver tentato di intervistare una parlamentare no vax della Romania richiede un intervento da parte delle massime autorità dell’Unione Europea”, ha detto Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi, a margine della cerimonia per il tradizionale scambio di auguri a Montecitorio tra il presidente della Camera, Roberto Fico e la stampa parlamentare. “La libertà di stampa e il diritto di cronaca – ha aggiunto – sono capisaldi dell’atto costitutivo dell’Unione. A nessuno Stato membro può essere consentito di calpestare e violare tali principi, senza una dura reazione da parte del Parlamento e della Commissione Europea, alla quale deve seguire un’adeguata sanzione. L’auspicio è che anche il governo italiano si attivi in tutte le sedi per ottenere giusti e ineludibili provvedimenti nei confronti della Romania, Paese membro della Ue, e ristabilire il rispetto del diritto dei giornalisti ad informare e dei cittadini a essere informati, pilastro della democrazia”.