E’ passato nel Parlamento di Londra il piano per l’introduzione del green pass, proposto da Boris Johnson, ma il premier incassa 98 voti a sfavore dal suo partito, i Tories. Il cosiddetto “piano B” britannico per contrastare soprattutto la crescita esponenziale dei contagi causata dalla nuova variante Omicron, supera l’ostacolo grazie ai voti laburisti. Nel pacchetto di misure del provvedimento l’obbligo di green pass nei grandi eventi al chiuso, sui quali i deputati conservatori hanno dato battaglia. Nel piano, anche l’estensione dell’uso di mascherine al chiuso ed il vaccino obbligatorio per il personale sanitario in prima linea negli ospedali inglesi. L’attacco a stretto giro del Leader laburista, Keir Starmer: “Il primo ministro si chieda se può guidare il Paese attraverso la pandemia.” Dal voto, una rivolta contro il premier Boris Johnson che mina la sua autorità, e secondo la stampa britannica potrebbe avere gravi conseguenze politiche. Durante la discussione alla Camera dei Comuni, i deputati conservatori hanno criticato l’introduzione del nuovo pacchetto di restrizioni ma hanno anche – così la BBC – colto l’occasione per mostrare il loro malcontento dopo la serie di scandali che hanno riguardato il premier nelle ultime settimane: soprattutto quel party di Natale organizzato un anno fa dai funzionari a Downing Street (in presunta violazione delle allora vigenti misure anti-coronavirus). Durante la discussione alla Camera dei Comuni, i deputati conservatori hanno criticato l’introduzione del nuovo pacchetto di restrizioni ma hanno anche – così la BBC – colto l’occasione per mostrare il loro malcontento dopo la serie di scandali che hanno riguardato il premier nelle ultime settimane: soprattutto quel party di Natale organizzato un anno fa dai funzionari a Downing Street (in presunta violazione delle allora vigenti misure anti-coronavirus).
