Sono 9 le vittime estratte dalle macerie del crollo dell’edificio a Ravanusa, colpito da un’esposione sabato: è questo il drammatico bilancio definitivo della tragedia. E’ stato trovato l’ultimo disperso, Giuseppe Carmina, 33 anni. Poco prima era stato trovato il padre, il 59enne Calogero. Per tutto il giorno i soccorritori avevano rimosso le macerie di quello che era l’appartamento di Giuseppe Carmina, dove il figlio si era recato per lasciare l’auto e per un veloce saluto. Da un procedimento di prevenzione che interessò Italgas nel 2014, erano emerse gravi situazioni di rischio nell’area di Agrigento. Pochi giorni fa era stato effettuato un intervento sulla rete del gas. Dopo il ritrovamento delle vittime si passerà alla rimozione delle macerie per arrivare ad individuare il punto in cui c’è stata la rottura della tubatura che ha provocato la strage. Una fase che si aprirà con un nuovo sopralluogo dei magistrati e degli investigatori e che di fatto sarà il primo passo dell’inchiesta per individuare eventuali responsabili della tragedia. Papa Francesco stamane ha espresso il suo cordoglio per la tragedia di Ravanusa e partecipazione al dolore dei parenti delle vittime. “A seguito del drammatico crollo di alcuni edifici nella città di Ravanusa, causato da una devastante esplosione”, il Papa, con un telegramma a firma del card. Pietro Parolin, segretario, invia “ai congiunti dei defunti l’espressione del suo cordoglio e sentimenti di intensa partecipazione al dolore dell’intera popolazione”. Francesco, “che porta nel cuore la sofferenza di tante persone, causata anche dagli ingenti danni che gravano su molti”, manifesta “la sua accorata vicinanza, assicurando in particolare la sua preghiera di suffragio per le vittime”, e “apprezzamento per quanti si sono prodigati nelle operazioni di soccorso”. Nel messaggio, trasmesso all’arcivescovo di Agrigento monsignor Alessandro Damiano, il Pontefice esprime apprezzamento anche “per la colletta straordinaria promossa da codesta Arcidiocesi in favore della comunità ravanusana”. “Sua Santità – conclude il telegramma – invoca da Dio, per intercessione della Vergine Maria, consolatrice degli afflitti, il conforto per quanti soffrono le conseguenze del grave disastro e invia la benedizione apostolica”. Per domani è stato proclamato ad Agrigento il lutto cittadino, in memoria delle vittime di Ravanusa. La città dei Templi si stringe alla comunità dell’Agrigentino in questo momento di grande dolore “per esprimere cordoglio e partecipazione al sindaco e all’amministrazione comunale”. Domani saranno spente tutte le luminarie. Le bandiere degli edifici pubblici comunali verranno esposte a mezz’asta. Il sindaco Francesco Miccichè invita le attività produttive cittadine a non accendere gli addobbi natalizi delle loro attività. Sarà osservato, in tutti i luoghi pubblici, alle ore 12, un minuto di silenzio in memoria delle vittime della tragedia. E’ stata lanciata una raccolta fondi per la ricostruzione degli alloggi crollati nell’esplosione di Ravanusa di sabato scorso. Ad avviarla è la Protezione civile della Regione Siciliana, che ha attivato un conto corrente bancario dedicato per le donazioni. Questo l’Iban: IT 18 B 02008 04625000105458608.