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martedì, Agosto 27, 2024

Palermo, scoperto dalla Digos un hub che praticava finte vaccinazioni: fermate tre persone

 

Svuotava il vaccino anti Covid contenuto nella siringa in una garza e poi faceva finta di iniettare la dose. A scoprirlo sono stati i poliziotti della Digos di Palermo che oggi hanno fermato tre persone accusate di corruzione, falso ideologico in atto pubblico e peculato. La donna era un’infermiera in servizio all’hub vaccinale della Fiera del Mediterraneo di Palermo. Le immagini delle telecamere piazzate nell’hub e numerose intercettazioni hanno permesso di smascherare l’operato dei tre. Alla base, un accordo secondo cui l’infermiera, dietro un pagamento in denaro, avrebbe finto di vaccinare gli altri due indagati e due familiari di uno dei due. La stessa infermiera avrebbe inoltre effettuato altre otto false vaccinazioni, tra cui un’altra infermiera in servizio presso l’hub e un membro della polizia in servizio alla Questura di Palermo. Bloccati tutti i falsi Green Pass derivanti dalle false vaccinazioni. Le indagini, al momento, hanno escluso il coinvolgimento dei medici operanti alla Fiera del Mediterraneo e dei responsabili dell’hub.

 

 

 

 

Le indagini, al momento, hanno escluso il coinvolgimento dei medici operanti alla Fiera del Mediterraneo e dei responsabili dell’hub.
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Variante Omicron dominante in Usa, rappresenta il 70% dei casi

Omicron è la variante più comune nei nuovi casi di Covid-19 registrati negli Stati Uniti. Lo ha riferito il Centers for Disease Control and Prevention. La variante, estremamente trasmissibile, rappresenta ora circa il 70% di tutti i nuovi contagi rilevati negli Usa. Una settimana fa il dato era del 13%. Secondo quanto registrato nei primi casi, Omicron sarebbe meno pericolosa delle altre varianti finora registrate, ma gli scienziati attendono ulteriori ricerche per una valutazione definitiva.

E’ intanto attesto per oggi il discorso del presidente americano Joe Biden in cui presenterà “nuove misure” per combattere l’aumento dei contagi. Non sono previste tuttavia nuove chiusure e lockdown. “Non sarà un discorso per chiudere il Paese – ha detto nel briefing la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki- sarà un discorso chiaro e diretto agli americani sui benefici del vaccino, sui passi che faremo per aumentare l’accesso ai vaccini ed ai test e sui rischi per i non vaccinati”.

Il presidente dirà chiaramente che “i non vaccinati faranno continuare ad aumentare il numero dei ricoveri e dei decessi”. “Per essere chiari – ha concluso – il Covid 19 per i pienamente vaccinati non è lo stessa minaccia che era nel marzo 2020”.

 

Manovra, Commissione Senato vota su emendamenti: attesa per superbonus

Sono cominciate dopo le 2 le votazioni sugli emendamenti alla manovra. Dopo una lunga giornata all’insegna di ripetuti rinvii e slittamenti, la Commissione Bilancio del Senato si è riunita e ha avviato l’esame degli emendamenti sottoponendo al voto un pacchetto con circa 150 riformulazioni. Nella notte è quindi arrivato, tra gli altri, il via libera all’innalzamento del tetto del bonus mobili da 5mila euro a 10mila euro; al rinvio di due anni l’entrata in vigore del regime Iva per il terzo settore; allo sgravio contributivo al 100% a favore delle micro imprese per i contratti di apprendistato di primo livello per i giovani under 25.

Per il momento le proposte di modifica parlamentari riguardano prevalentemente micromisure, mentre manca ancora all’appello il superbonus, su cui da ieri è stata annunciata l’intesa raggiunta con il governo ma che ancora non è stato presentato nella formula definitiva.

Il Senato punta a chiudere i lavori sulla manovra entro il 23 dicembre, quindi restano a disposizione una manciata di ore (domani mattina è prevista una seduta alle 9.00). Poi il provvedimento dovrà passare alla Camera, per il passaggio finale che dovrà arrivare entro Capodanno.

Stop all’iva per il terzo settore fino al 2024. La norma è contenuta in un emendamento alla legge di bilancio riformulato e blocca gli effetti del decreto legge fiscale per due anni. Dal primo gennaio del 2022, secondo quanto prevede il dl, gli enti non profit che non svolgono attività commerciale avrebbero dovuto aprire la partita Iva. Con la proposta di modifica si rinvia l’entrata in vigore della norma fino al 2024.

Fondi reddito libertà – Approvato l’emendamento che incrementa di 5 milioni le risorse per i diritti e le pari opportunità, il reddito di libertà, e 3 milioni per il fondo per le attività di formazione propedeutiche all’ottenimento della certificazione di parità di genere. Ad annunciarlo la sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento, Caterina Bini. Approvato anche l’emendamento che prevede l’incremento del fondo per la cura dei soggetti con disturbo dello spettro autistico.

Contrasto disturbi alimentari – Viene istituito un fondo presso il Ministero della Salute con una dotazione di 25 milioni per il biennio 2022/23 per il contrasto dei disturbi alimentari. Ad annunciarlo su twitter è la sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento Caterina Bini.

 

Novavax, vaccino proteico in Italia a inizio 2022: come funziona, effetti collaterali

L’Ema dà il via libera al vaccino Novavax, che arriverà in Europa – e quindi in Italia – all’inizio del 2022. Il vaccino proteico si differenzia rispetti ai vaccini mRna (Pfizer e Moderna) e a quelli a vettore virale (AstraZeneca e Johnson & Johnson) e per questo potrebbe far breccia tra scettici e no vax ‘soft’ che finora non si sono avvicinati all’immunizzazione contro il coronavirus. Come funziona il vaccino Novavax? In cosa è diverso rispetto ai vaccini già ampiamente utilizzati?

Il vaccino del colosso americano utilizza le proteine e quindi una tecnologia più tradizionale: per questo motivo si ritiene che possa convincere molti esitanti a vaccinarsi contro il covid. Gli ‘ingredienti’ di Nuvaxovid, il vaccino che viene somministrato con 2 dosi a 3 settimane l’una dall’altra, sono una versione prodotta in laboratorio della proteina Spike che si trova sulla superficie del virus, e un ‘adiuvante’, una sostanza che aiuta a rafforzare la risposta immunitaria al vaccino.

Il sistema immunitario identifica la proteina come estranea e produce difese naturali – anticorpi e cellule T – contro di essa. Se in seguito la persona vaccinata entra in contatto con il coronavirus, il sistema immunitario riconoscerà la proteina Spike sul virus e sarà pronto ad attaccarla. Gli anticorpi e le cellule immunitarie possono proteggere da Covid lavorando insieme per uccidere il virus, impedire il suo ingresso nelle cellule e distruggere le cellule infette.

I risultati di due principali studi clinici esaminati dagli esperti dell’Ema mostrano che Nuvaxovid si è dimostrato efficace nel prevenire Covid-19 nelle persone dai 18 anni di età. I trial hanno coinvolto in totale oltre 45.000 persone. Nel primo studio, circa due terzi dei partecipanti hanno ricevuto il vaccino e agli altri è stata somministrata un’iniezione di placebo; nell’altro, i partecipanti erano equamente divisi tra Nuvaxovid e placebo.

Il primo studio, condotto in Messico e negli Stati Uniti, ha riscontrato una riduzione del 90,4% del numero di casi sintomatici di Covid-19 da 7 giorni dopo la seconda dose nelle persone che hanno ricevuto Nuvaxovid (14 casi su 17.312 persone) rispetto a quelle a cui è stato somministrato placebo (63 su 8.140).

Ciò significa, evidenzia l’Ema in una nota, che il vaccino ha avuto un’efficacia del 90,4% in questo studio. Anche il secondo studio condotto nel Regno Unito ha mostrato una riduzione simile del numero di casi sintomatici di Covid-19 nelle persone che hanno ricevuto Nuvaxovid (10 casi su 7.020 persone) rispetto al gruppo a cui è stato somministrato placebo (96 su 7.019), con un’efficacia dell’89,7%.

Presi insieme, dunque, i risultati dei due studi mostrano un’efficacia del vaccino per Nuvaxovid di circa il 90%. Il ceppo originale di Sars-CoV-2 e alcune varianti preoccupanti come Alpha e Beta erano i ceppi virali più comuni in circolazione durante i trial. Attualmente, precisa l’Ema, sono disponibili dati limitati sull’efficacia di Nuvaxovid contro altre varianti preoccupanti, inclusa Omicron.

Le prime dosi del vaccino anti-Covid di Novavax dovrebbero arrivare ai Paesi membri dell’Ue “nei primi mesi del 2022”, poiché le capitali ne hanno ordinate “per il primo trimestre 2022 circa 27 milioni di dosi”, specifica la commissione europea. Il contratto di acquisto preliminare con Novavax è stato siglato dalla Commissione il 4 agosto 2021 e riguarda la fornitura ai Paesi membri dell’Ue di 100 milioni di dosi di vaccino, a partire dal primo trimestre del prossimo anno. Il contratto permette poi agli Stati di acquistare ulteriori 100 milioni di dosi, da consegnarsi nel corso del 2022 e del 2023. Le fiale di Novavax si aggiungono ai 2,4 miliardi di dosi acquistate o prenotate da Pfizer/BioNtech, ai 460 milioni di Moderna, 400 milioni di Astrazeneca e 400 milioni del farmaco di Janssen (Johnson & Johnson).

Gli effetti indesiderati osservati con Nuvaxovid negli studi, spiega l’Ema, sono stati generalmente lievi o moderati e sono scomparsi entro un paio di giorni dopo la vaccinazione. I più comuni sono risultati sensibilità o dolore al sito di iniezione, stanchezza, dolori muscolari, mal di testa, sensazione generale di malessere, dolori articolari e nausea o vomito.

La sicurezza e l’efficacia del vaccino continueranno a essere monitorate man mano che verrà utilizzato in tutta l’Ue, attraverso il sistema di farmacovigilanza dell’Unione e ulteriori studi da parte dell’azienda e delle autorità europee.

“Non parliamo di un vaccino con meno effetti collaterali o esente a priori da rischi. Come tutti i vaccini può avere le sue reazioni avverse, le sue risposte anomale”, dice Marco Falcone, professore associato di malattie infettive all’università di Pisa e segretario della Simit (Società italiana di malattie infettive e tropicali), intervenuto a ‘Gli Inascoltabili’ su radio New Sound Level.

 

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