Filippo Bernardini, 29enne italiano che lavora nell’editoria a Londra, è stato arrestato a New York dopo essere arrivato all’aeroporto internazionale John F. Kennedy, con l’accusa di essersi impossessato in modo fraudolento di romanzi inediti. “Ha truffato anche un vincitore del premio Pulitzer”, è l’accusa. E’ la fine di un giallo che sconvolge da cinque anni il mondo dell’editoria? Il 29enne sarebbe riuscito a mettere a segno il furto di scritti inediti, e mai finora pubblicati, camuffando la propria identità e spacciandosi per operatore del mondo dell’editoria. Bernardini, impiegato di Simon & Schuster, è così accusato di frode telematica, che comporta una pena fino a 20 anni di carcere, e furto d’identità aggravato. La notizia del suo arresto è stata data da Damian Williams, procuratore degli Stati Uniti per il distretto meridionale di New York. “Bernardini avrebbe impersonato individui dell’industria editoriale per fare in modo che gli autori, incluso un vincitore del premio Pulitzer, gli inviassero manoscritti prima della pubblicazione a proprio vantaggio”, ha affermato Williams. Tra gli scrittori nel mirino del 29enne anche Margaret Atwood ed Ethan Hawke. Per anni, l’industria editoriale è stata vittima di uno schema di phishing internazionale in cui qualcuno con un’apparente conoscenza interna si è spacciato per un editore o un agente, creando un account di posta elettronica falso, e ha tentato di indurre autori ed editori a inviare manoscritti inediti.