Un sistema che andava avanti da anni di sfruttamento di decine di lavoratori agricoli immigrati, tra i quali anche richiedenti protezione internazionale. Questo è quanto emerso dalle indagini degli agenti di polizia di Terracina e Fondi contro il fenomeno del caporalato nella filiera agroalimentare. Oggi è stata data esecuzione a misure cautelari personali emesse dal gip dopo l’accertamento di pratiche illegali nell’attività di intermediazione e sfruttamento del lavoro. Le indagini hanno avuto inizio nel maggio 2018 a seguito di una protesta, del tutto pacifica, da parte di alcuni immigrati, ospiti di alcuni Centri di Accoglienza Straordinaria, per richiamare l’attenzione sulle condizioni di sfruttamento a cui erano sotto posti e sui soggetti che ne ricavavano lauti guadagni grazie alla loro manodopera. Gli elementi probatori acquisiti hanno consentito di documentare situazioni di sfruttamento che riguardano circa 100 lavoratori agricoli. Tra i nove soggetti indagati, sette sono imprenditori e soci di aziende agricole operanti sul territorio pontino, mentre altri due indagati sono di origine straniera.