Free Porn
xbporn
mercoledì, Agosto 28, 2024

Energia, cauto ottimismo Ue: “Niente impedisce oggi l’accordo sul price cap al gas”

È in corso all’Europa Building il Consiglio Affari Energia chiamato a trovare l’accordo finale sul price cap al gas e sul pacchetto della Commissione sull’energia. La discussione sulla soglia del prezzo, sul quale permangono delle divergenze tra i Paesi membri, è stata rimandata alle battute finali della riunione, che invece si sta concentrando sugli altri aspetti del pacchetto sul gas. Alcune fonti diplomatiche hanno riferito di un accordo per una cifra intorno ai 190 euro al megawattora e l’ultima proposta della presidenza ceca è di 188 euro al megawattora. “Credo che questa sia un’ottima proposta. Credo che ci troveremo da qualche parte al di sotto di quella cifra che inizia con 1 e quando si tratta di salvaguardie, come ho detto, se ci sarà carenza di forniture il meccanismo verrà disattivato”, ha detto il ministro dell’Industria ceco Jozef Sikela, della presidenza di turno dell’Ue, arrivando alla riunione.
Presidenza Ue, non ci sono ragioni per non trovare l’accordo oggi
Sikela ritiene che “le famiglie e le imprese europee si aspettino da noi che agiamo e non vedo alcun motivo per non trovare un accordo oggi” sul meccanismo di correzione del mercato del gas. “Sono a conoscenza che un certo numero di stati sono preoccupati per la possibile perdita di competitività sul mercato europeo o per la possibile carenza di gas”, ha spiegato Sikela. “Pertanto, offriamo una soluzione e un meccanismo che sarà un freno di emergenza temporaneo e in cui abbiamo incorporato molte protezioni che ci permetteranno di disattivare il meccanismo nel caso in cui vedremo che non funziona. Quindi proponiamo una soluzione che dovrebbe soddisfare sia chi ha chiesto il tetto sia chi lo teme”. La commissaria Ue all’Energia, Kadri Simson, crede “fortemente che l’accordo sia a portata di mano. Ovviamente questo richiede uno spirito di compromesso molto forte da parte di ognuno”. “I leader hanno dato un compito molto chiaro ai ministri dell’Energia, di raggiungere un accordo oggi”, ha detto Simson. “Tanti fascicoli difficili ma nell’ultima settimana ho visto in sala la volontà di trovare un accordo. Credo che questi sei giorni aggiuntivi siano stati necessari per concludere tutti questi dossier”, ha aggiunto.
Presidenza Ue, ok a price cap anche senza unanimità
Per raggiungere un accordo entro oggi Sikela punta alla maggioranza qualificata: “Mi piacerebbe avere un allineamento all’unanimità, ma il mio obiettivo oggi è sbloccare il blocco della minoranza e avere almeno la maggioranza qualificata”, ha detto il ministro dell’Industria ceco rispondendo a chi gli chiedeva se il price cap sarebbe stato approvato a maggioranza. “Miro a raggiungere un accordo entro oggi e un modo per raggiungere l’accordo è usare la maggioranza qualificata”, ha ribadito. Se approvare o meno a maggioranza qualificata il price cap “è una decisione che deve prendere la presidenza” del Consiglio Ue, ha detto Simson. “Finora siamo stati capaci di negoziare i dossier con il più ampio consenso ma già dall’inizio di quest’anno ci sono stati accordi senza unanimità. Il processo decisionale del Consiglio Energia non richiede l’unanimità”.
La Germania non è contro i bassi prezzi del gas
Arrivando al consiglio Energia a Bruxelles il ministro dell’Economia tedesco, Robert Habeck, ha affermato: “Voglio dire ancora una volta a nome della Germania che nessuno, e io sono l’ultima persona, ha nulla contro i prezzi bassi del gas sul mercato. Dobbiamo far scendere i prezzi” ma “dovrà essere fatto con molta attenzione. Dobbiamo stare molto attenti a non volere il bene e innescare il male, cioè commettere un errore tecnico e sconsiderato e far sì che i prezzi salgano improvvisamente perché i mercati reagiscono negativamente”. Habeck è stato quindi interpellato sull’ipotesi di un accordo sul price cap a 188 euro, circolata nelle ultime ore: “La Commissione ha proposto 275 euro, alcuni dei sostenitori del capping dicono 100, quindi c’è ancora molta strada da fare”.
Grecia, price cap a 188 darebbe il giusto segnale ai mercati
“Il price cap proposto all’inizio di 275 non era un price cap. Qualsiasi soglia tra i 150, 190 e 200 andrebbe bene. Penso che il price cap a 188 darebbe il segnale giusto ai mercati”. Così il ministro greco dell’Ambiente, Konstantinos Skrekas, al suo arrivo al Consiglio Energia. “Il price cap a 275 euro, di fatto, non era un cap. Ogni soglia nel range tra 150 e 190 euro sarebbe un punto su cui lavorare. Dobbiamo tutti prenderci le nostre responsabilità e rispondere ai bisogni dei cittadini”. Lo ha detto il ministro dell’Energia greco, Konstantinos Skrekas, arrivando al Consiglio Affari Energia. Alla domanda se una soglia a 188 euro a megawattora – che secondo indiscrezioni potrebbe essere proposta come ultimo tentativo di compromesso alla riunione – sia accettabile Skrekas ha replicato: “Penso dia un segnale giusto ai mercati”: La Grecia, assieme all’Italia, fa parte del gruppo di Paesi che, sin dall’inizio del dibattito in Ue sul price cap al gas, ha chiesto che Bruxelles mettesse in campo una misura del genere e si è opposta all’ìniziale proposta della Commissione su un tetto a 275 euro.
La Francia converge con la proposta della presidenza UE
“La proposta della presidenza Ue” fissa il tetto al prezzo del gas “a 188 euro. La Francia è favorevole a una cifra compresa tra i 160 e i 200 euro e mi pare che quest’ordine di prezzi converga con la proposta della presidenza”. Lo ha dichiarato la ministra francese per la Transizione energetica, Agnes Pannier-Runacher, al suo arrivo al Consiglio Ue Energia.
Redazione
Redazione
La nostra linea editoriale è fatta di format innovativi con contenuti che spaziano dalla politica allo sport, dalla medicina allo spettacolo.

Articoli correlati

Ultimi articoli