“Proteggere il clima non è un crimine”. Così Greta Thunberg dopo che è stata nuovamente arrestata dalla polizia tedesca durante lo sgombero a Luetzerath, il villaggio spopolato che dovrà essere raso al suolo per allargare una miniera di carbone del colosso energetico Rwe. La giovane fondatrice dei Fridays for future è arrivata nella regione la fine della scorsa settimana, e sabato ha partecipato a una manifestazione a cui hanno preso parte migliaia di persone. In una dichiarazione pubblicata su Twitter, Thunberg ricostruisce la dinamica del suo arresto avvenuto mentre partecipava, con una settantina di altri attivisti, a un sit in di fronte alla miniera di carbone di Garzweiler. “Ieri partecipavo a un gruppo che protestava pacificamente contro l’espansione della miniera di carbone, siamo stati circondati ed arrestati dalla polizia, che più tardi però ci ha rilasciati”.