Alfredo Cospito si trova al regime carcerario del 41 bis sulla base di un’istruttoria, secondo cui “il detenuto ha fornito positiva dimostrazione di essere perfettamente in grado di collegarsi con l’esterno anche in costanza di detenzione”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, nella sua informativa alla Camera sul caso dell’anarchico in sciopero della fame da 105 giorni per protestare contro la sua detenzione in carcere duro. Sul 41 bis “è opinione prevalente che il ministro non possa pronunciarsi prima di aver acquisito i pareri delle autorità giudiziarie competenti”, ha aggiunto Nordio. Il Pd interviene di nuovo sul caso e la capogruppo alla Camera Deborah Serracchiani chiede che Giorgia Meloni prenda le distanze da Donzelli.
“Lo stato di salute del detenuto non può condizionarci”
“Apriremmo una diga a tutta una serie di pressioni da parte di detenuti che si trovano nello stesso stato di detenzione, se lo stato di salute di Cospito finisse per essere un condizionamento nell’allentamento del 41bis”, ha sottolineato il Guardasigilli. “Lo stato di salute di un detenuto non può costituire un elemento di pressione sul governo”.
Serracchiani: “Se Meloni non interviene approva Donzelli” “
Dispiace che il presidente Meloni faccia finta di niente – dice Deborah Serracchiani – perché i fatti sono gravi e se non sente il bisogno di intervenire siamo costretti a pensare che abbia tollerato o addirittura approvato quanto avvenuto”. Il deputato FdI Giovanni Donzelli aveva suscitato una bagarre alla Camera per aver rivelato informazioni su Cospito. Per il Pd “è stato minato il corretto rapporto tra maggioranza e opposizione”.