Il ministero degli Esteri turco ha convocato gli ambasciatori dei 9 Paesi che hanno ordinato la chiusura dei loro consolati a Istanbul “sotto il pretesto di un attacco terroristico”. Lo riferiscono i media di Ankara. Il ministro dell’Interno di Ankara, Suleyman Soylu, ha denunciato “la guerra psicologica” contro il suo Paese. “Nel giorno in cui abbiamo annunciato il nostro obiettivo di attrarre 60 milioni di turisti all’anno, hanno iniziato una guerra psicologica contro la Turchia su un attacco terroristico del Daesh”, ha denunciato Soylu. Il 30 gennaio, l’ambasciata americana aveva avvertito del rischio di possibili attacchi di rappresaglia per il rogo di copie del Corano in varie città europee in relazione alle richieste avanzate da Ankara per consentire a Svezia e Finlandia di aderire alla Nato.