Yoko Ono, vedova di John Lennon, ha ricevuto per i suoi 90 anni un regalo speciale dal figlio Sean Ono Lennon: un “albero dei desideri” virtuale, cioè un’installazione ispirata all’antica usanza giapponese, praticata anche da Yoko quando era bambina, di scrivere un desiderio su un foglietto da appendere ai rami di un albero. Yoko aveva creato il primo “albero dei desideri” nel 1996: da lontano, i foglietti “sembravano fiori bianchi che sbocciavano”, aveva spiegato. Da allora, grazie a più di 200 alberi piantati nei musei e nelle gallerie di 35 Paesi, l’artista ha collezionato quasi 2 milioni di desideri, sepolti in Islanda alla base della Imagine Peace Tower. Nel 2003 Yoko Ono ha donato alla Guggenheim Collection di Venezia un olivo, poi esposto nel giardino del museo vicino alla tomba della fondatrice e amica Peggy Guggenheim, alla quale l’artista aveva fatto da guida durante una visita in Giappone. Sean Ono Lennon ha aperto il sito web wishtreeforyokoono.com “per dare al mondo intero l’opportunità di esprimere un desiderio per lei e per piantare un albero in suo onore. Esprimi un desiderio. Pianta un albero. Augura buon compleanno a Yoko Ono. È semplice”. “Se passiamo davanti a un albero di qualsiasi entità, mia mamma inevitabilmente si ferma e abbraccia l’albero con incredibile entusiasmo”, ha raccontato il figlio di Yoko Ono. Nata nel 1933 a Tokyo da una famiglia benestante (il padre era un banchiere, la madre una pianista), poi caduta in rovina durante la Seconda Guerra Mondiale (da bambina pativa la fame e immaginava di leggere tra le nuvole i menu, “la mia prima opera d’arte”), Yoko Ono si è trasferita negli Stati Uniti, dove ha frequentato artisti, scrittori, poeti e musicisti. Interessata prevalentemente alla pittura e alla musica, dalla metà degli anni Cinquanta Yoko Ono ha esplorato il mondo dell’arte concettuale e performativa con sguardo innovativo, visionario e rivoluzionario. Figura di spicco del Fluxus, comunità internazionale di artisti di avanguardia degli anni Sessanta, ha creato opere e performance anche grazie alla partecipazione degli spettatori, chiamati a tagliare pezzi di abiti, calpestare tele o eseguire istruzioni zen. Proprio l’arte ha fatto nascere l’amore con John Lennon: dopo aver visitato una mostra londinese di Yoko Ono, il compositore e cantante dei Beatles ha condiviso con la donna profonde affinità spirituali coronate dal matrimonio celebrato nel 1969. La foto delle nozze ritrae sullo sfondo della Rocca di Gibilterra la sposa con mini-abito bianco, cappello, calzettoni bianchi e scarpe da ginnastica e lo sposo con il dolcevita. Yoko Ono ha unito l’arte all’attivismo. In segno di protesta contro la guerra del Vietnam, nel 1969 l’artista e il marito hanno realizzato la performance Bed-In, durante la quale sono rimasti a letto per una settimana consecutiva. La coppia ha sancito così il futuro impegno del War is Over!, proseguito anche in ambito musicale con l’inno al pacifismo Give Peace a Chance registrato da Lennon con la Plastic Ono Band, il gruppo fondato insieme a Yoko.