“Io sono sempre stato uno con le valigie in mano e stavolta prendo atto che è arrivato il momento”. Beppe Fioroni, storico dirigente della Margherita, tra i fondatori del Pd e sostenitore di Stefano Bonaccini al congresso lascia il Partito democratico. Spiega all’Adnkronos: con la vittoria di Elly Schlein “nasce un nuovo soggetto che non è più il Pd che avevamo fondato e prendo atto della marginalizzazione dell’esperienza popolare e cattolico democratica”. Ma forse non c’è da concedere il beneficio del dubbio alla neosegretaria? “No, per me la vittoria di Schlein rappresenta al fine di un ciclo politico – dice Fioroni – Schlein ha detto ‘Bonaccini fa perfino le iniziative con Fioroni…’, che spazio può esserci per noi?”. E quindi che fa? Lascia la politica? “No, non possiamo arrenderci. Anzi, quanto accaduto deve essere visto come una chiamata all’azione per noi cattolici democratici. Insieme ad altri amici abbiamo dato vita a un network in cui ricostituiamo l’area popolare che era stata divisa e di cui in questo Paese riteniamo ci sia bisogno. Dobbiamo lavorare per costruire un nuovo progetto politico, che sia in grado di rappresentare le ragioni e le passioni di un elettorato senza più voce”. Un soggetto che guarda al cantiere del partito unico del Terzo Polo? “No per il momento pensiamo a noi”.