lunedì, Novembre 25, 2024

8 Marzo: nel 2022 uccise 103 donne. Dall’inizio del 2023 i casi analoghi sono già 18

I casi di Femminicidio nel 2022 sono stati 103, 61 dei quali avvenuti per mano del partner o ex, 34 da un genitore o da un figlio. Sono le cifre della strage ricordate in un’analisi realizzata in occasione dell’8 marzo dalla Direzione centrale della Polizia criminale. Ma nel nuovo anno le cose non vanno meglio. Dall’inizio del 2023 infatti i casi analoghi sono già stati 18.
I dati del 2023 – Dall’1 gennaio al 5 marzo 2023, ultimi dati disponibili, sono stati registrati 56 omicidi, con 20 vittime donne, di cui 18 uccise in ambito familiare o affettivo; di queste, 11 hanno trovato la morte per mano del partner o dell’ex partner. Di seguito il report completo con il Servizio Analisi Criminale del Dipartimento di pubblica sicurezza del ministero dell’Interno.
Casi in aumento negli ultimi quattro anni – Delle 125 donne uccise nel 2022, il 95% sono maggiorenni e il 78% sono italiane. Gli omicidi di donne erano stati 119 nel 2021. Negli ultimi quattro anni, a fronte di un numero stabile di omicidi, 319, c’è stato un aumento dei casi in cui la vittima è donna: da 112 del 2019 a 125 del 2022, con un aumento del 12%.
Armi improprie o armi bianche – Negli omicidi in ambito familiare o affettivo è preminente l’uso di armi improprie o armi bianche, usate in 49 casi; in 23 omicidi sono state utilizzate armi da fuoco. Sedici donne sono morte per asfissia, soffocamento o strangolamento, 14 per le percosse, in un caso è stato usato un veleno.
Effetti fisici e psicologici – Al crimine più cruento e irreversibile si accompagnano altri gravi crimini che producono sulle vittime seri effetti fisici e psicologici. Per quanto riguarda i cosiddetti reati spia, possibili indicatori di una violenza di genere, dopo un trend in progressivo e costante incremento nel quadriennio, il 2022 mostra invece un significativo decremento sull’anno precedente per gli atti persecutori (17.259 di cui il 74% contro donne, 18.724 nel 2021) e maltrattamenti contro familiari e conviventi (23.196 casi, l’81% con vittime donne, 23.728 nel 2021).
Le violenze sessuali – Diversamente nel caso delle violenze sessuali c’è un incremento: 5.991 di cui 91% contro donne, mentre erano state 5.274 nel 2021. Potrebbe trattarsi anche, viene spiegato, di una maggiore propensione alla denuncia da parte delle vittime e dei testimoni.
Redazione
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