Sono 20.017 i migranti sbarcati in Italia quest’anno, più del triplo di quelli registrati nello stesso periodo del 2022 (6.152). L’impennata si è concentrata in particolare nei tre giorni 9-11 marzo, quando sono arrivate ben 4.566 persone. È quanto emerge dai dati forniti dal Viminale. Le nazionalità più rappresentate sono quella ivoriana (2.410), guineana (2.380) e bengalese (1.506). I minori non accompagnati sono 1.965. Ue, Nato e Occidente, secondo Crosetto, “così come si sono accorti che i cyber attacchi facevano parte dello scontro globale che il conflitto ucraino ha aperto, oggi sarebbe opportuno capissero che anche il fronte sud europeo sta diventando ogni giorno più pericoloso. Dovrebbero inoltre prendere atto che l’immigrazione incontrollata e continua, sommata alla crisi economica e sociale, diventa un modo per colpire i Paesi più esposti, in primis l’Italia, e le loro scelte geostrategiche, chiare e nette. L’Alleanza Atlantica si consolida se si condividono anche i problemi che nascono dalle scelte collettive, ma rischia di incrinarsi se gli Stati più esposti a ritorsioni di vario tipo (come aprire i “rubinetti” dell’immigrazione da parte di alcuni Stati) vengono lasciati soli”.