Nell’inchiesta per la morte di Alessia Sbal i giudici romani hanno deciso gli arresti domiciliari per Flavio Focassati, camionista, che ha travolto e ucciso Alessia Sbal, di 43 anni, il 4 dicembre scorso, nella carreggiata interna del Gra, vicino allo svincolo per Boccea. L’accusa è di omicidio stradale.
La verità nella scatola nera, gli accertamenti effettuati dagli inquirenti avrebbero dimostrato che l’autista del tir aveva fatto una manovra azzardata. All’inizio la procura gli aveva contestato omissione di soccorso. Il camionista, incensurato aveva dichiarato di non essersi accorto di aver urtato la donna – questa la sua versione – che che invece ha preso in pieno. In una chiamata al 112 Alessia ha detto: ” Dove vai, dove vai? Fermati fermati, non mi venire addosso” . Poi è caduta la linea. E ancora: “Quel tir mi sta tagliando la strada” diceva al cellulare comunicando con un’amica poco prima di finire sotto al tir. Una morte annunciata. Il suo corpo è stato ritrovato straziato. Un testimone avrebbe raccontato ai giudici che “un tir ha speronato la sua panda, non è stato un incidente” La vittima lavorava in un centro estetico a Monteverde.