Dopo aver vinto l’Oscar come Miglior documentario, il 22 marzo, a un anno esatto dall’incarcerazione del suo protagonista, torna in sala il ritratto a passo di thriller del leader dell’opposizione russa Alexei Navalny intento a indagare sul tentativo di avvelenamento che ha subito nell’agosto del 2020. Avvocato, attivista, politico, fondatore del partito Russia del Futuro e della Fondazione Anti-corruzione, nemesi di Vladimir Putin: Alexei Navalny è la dimostrazione che non si possono uccidere le idee. Tgcom24 vi presenta una clip esclusiva. “Navalny” racconta la coraggiosa lotta di un uomo contro il potere e la corruzione, attraverso un’indagine approfondita e condotta grazie a testimonianze dirette degli eventi successivi all’agosto 2020, quando Alexei Navalny si ammalò all’improvviso su un volo tra Tomsk e Mosca. Dopo un atterraggio di emergenza a Omsk, Navalny fu ricoverato in ospedale, dove cadde in coma. Trasportato d’urgenza a Berlino, ulteriori accertamenti hanno rilevato tracce di avvelenamento tramite una sostanza nota come Novichok. Il film ricostruisce l’indagine che ha portato alla verità rispetto all’accaduto. Alexei Navalny nel corso degli anni ha svelato molte verità scomode attorno al governo russo e ai potenti oligarchi che lo compongono e lo sostengono, non ultima la rete di corruzione e l’enorme giro di denaro e potere attorno a queste figure, a partire da Vladimir Putin. Rientrato in Russia il 17 gennaio del 2021, con l’accusa mai provata di appropriazione indebita, Navalny è in carcere da quel giorno, condannato a scontare una pena di due anni e otto mesi, dallo scorso 22 marzo diventata di nove anni. Dalla prigione è uscito solo in seguito al suo prolungato sciopero della fame, salvo essere nuovamente incarcerato dopo essere stato curato.