La notte scorsa è stato ritrovato l’arsenale composto da 11 armi nella zona di Pietralata a Roma. Un arsenale è stato sequestrato nell’ambito delle indagini della direzione distrettuale antimafia di Roma sui fatti di sangue avvenuti nella Capitale nelle ultime settimane. Sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti ci sono, in particolare, gli omicidi che hanno visto vittime Luigi Finizio e di Andrea Fiore, morti il 13 e il 27 marzo a Roma, in zona Quadraro-Torpignattara. Il maxisequestro consta di un fucile calibro 12 a canna mozza, una pistola mitragliatrice calibro 7.65 e altre 9 pistole di calibro vario. Gli investigatori hanno ritrovato anche le munizioni. Un uomo italiano è stato arrestato e i magistrati della Dda capitolina – coordinati dai procuratori aggiunti Michele Prestipino e Ilaria Calò – e nelle prossime ore sarà chiesta la convalida della misura. L’arrestato aveva le armi in custodia. Potrebbe trattarsi, secondo chi indaga, di armi gestite da un gruppo, forse in una lotta tra bande. Andrea Fiore, è stato ucciso nel proprio appartamento di via dei Pisoni a Roma, nei pressi della stazione della metro A di Porta Furba, aprendo la porta al suo assassino. Si è trattato in realtà del quarto omicidio da inizio marzo. L’8 marzo scorso, a Casal de Pazzi, era stato ucciso il romeno Mihai Roman. Due giorni dopo, all’Esquilino, lo chef Manuel Costa è stato freddato a colpi di pistola da Fabio Giaccio, con quest’ultimo reo confesso dell’omicidio. E ancora il 14 marzo, in via dei Ciceri, al Quadraro a pochissima distanza dall’omicidio odierno, è stato ucciso Luigi Finizio. Anche in questo caso si indaga per individuare i killer.