Un imprenditore romano è stato condannato a 8 mesi di reclusione per essersi rifiutato di sottoporsi agli esami medici per verificare il suo stato di ebbrezza alcolica. L’uomo infatti guidava ubriaco, sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e senza patente in giro per Roma a bordo di una Ferrari 458. Vedendolo sfrecciare per le strade della Capitale gli uomini della Polizia municipale lo hanno fermato, ma l’imprenditore, nella speranza forse di riuscire ad evitare la multa ha dichiarato di essere suo fratello. Il 46enne, però, non era nuovo a escamotage del genere, era la seconda volta in tre anni che provava a evitare conseguenze in quel modo. Ma i vigili urbani lo hanno smascherato e portato in giudizio per sostituzione di persona e falsa dichiarazione a pubblico ufficiale. Insomma lo ‘scherzetto’ è costato al noto imprenditore capitolino un procedimento giudiziario.
Il giudice ha condannato l’imprenditore
I fatti risalgono alle sera del 31 maggio 2018. A seguito di controlli l’uomo risultava anche senza patente che gli era stata sospesa. Il magistrato, a termine dell’iter processuale si è pronunciato con sentenza di condanna a otto mesi di reclusione per essersi rifiutato di sottoporsi agli esami volti ad accertare il suo stato di ebrezza. Un accertamento indispensabile, dopo che, al posto di blocco, gli agenti della Locale, avevano accertato per mezzo di indagini preliminari che fosse ubriaco.