Ignazio La Russa ha chiesto scusa a chi si è sentito offeso dalle sue parole in merito all’azione partigiana di via Rasella . “Spiace sinceramente – ha detto il presidente del Senato – che, a seguito delle mie poche parole in risposta a una domanda sulle pretestuose critiche a Giorgia Meloni alle celebrazioni per l’Eccidio delle Fosse Ardeatine , sia nata una polemica più ampia di quella che volevo chiudere . Non ho difficoltà a precisare che ho sbagliato a non sottolineare che i tedeschi uccisi in via Rasella fossero soldati nazisti ma credevo che fosse ovvio e scontato oltre che notorio”. Niente invito per il presidente del Senato per la manifestazione del 25 Aprile. E l’Anpi ha chiesto le sue dimissioni.
Le parole di La Russa su via Rasella In una nota il presidente La Russa ha premesso: “Spiace sinceramente che nell’ambito di una lunga intervista rilasciata a Libero, a seguito delle mie poche parole in risposta a una precisa domanda sulle pretestuose critiche indirizzate a Giorgia Meloni in occasione delle celebrazioni per l ‘eccidio delle Fosse Ardeatine – a cui ho voluto più volte partecipare con profondo sdegno e commozione – sia nata una polemica più ampia di quella che chiude”. E ha proseguito: “Quel che è certo, è che proprio per evitare polemiche, mi sono volutamente astenuto nel dire che sull’azione partigiana di via Rasella molti, anche di sinistra, sono stati assai critici. Mi sono limitato a dire: ‘non è stata una delle pagine più gloriose della Resistenza partigiana”.
L’Anpi: “Dovrebbe dimettersi”
“Ignazio La Russa dovrebbe avere lui la coscienza delle dimissioni da presidente del Senato dopo le sue parole su via Rasella perché è palesemente inadeguato al ruolo che ricopre”. Così il presidente nazionale dell’Anpi Gianfranco Pagliarulo ha risposto alla domanda di Radio Popolare sulla possibile richiesta di sue dimissioni da parte dell’Associazione Nazionale Partigiani Italiani. 25 Aprile, niente invito sul palco per La Russa e Fontana L’Anpi ha inoltre fatto sapere che alla manifestazione del 25 Aprile a Milano non sono stati invitati a parlare dal palco né il presidente del Senato Ignazio La Russa né quello della Camera Lorenzo Fontana. Cosa già avvenuta negli anni passati (dal palco intervennero Laura Boldrini nel 2013 e Pietro Grasso nel 2017). Ma, dopo le polemiche su via Raselli, il fatto prende un ulteriore significato.
Anpi: “Unire, non dividere”
“La seconda carica dello Stato – ha commentato il presidente milanese dell’Anpi Roberto Cenati – dovrebbe essere un punto di riferimento per tutti, unire il Paese non per dividerlo e lui sta facendo un’azione divisiva denigrando la resistenza che invece è stata un moto unitario di tutti i partiti e di popolo che ci ha liberato dal nazifascismo, ha restituito la libertà a tutti. E chiaro che al corteo può partecipare chiunque e tutti sono benvenuti perché vogliamo che il 25 Aprile sia una manifestazione partecipata e non divisiva. Non è una cosa di parte”.
Schlein: “Le scuse non bastano”
Per Elly Schlein “non bastano le scuse” di La Russa, “perché quotidianamente sentiamo affermazioni gravissime da persone che ricoprono cariche importanti”. “Ieri non solo sono arrivato su via Rasella con l’intento di riscrivere la storia: ma abbiamo sentito parlare di donne come forni, frigoriferi, che sono anche modi per evitare le domande che le opposizioni stanno facendo”.