venerdì, Gennaio 3, 2025

Internet e social poco sicuri. Un italiano su 5 ha subìto cyberbullismo

Quasi il 90% degli italiani considera internet e i social network un luogo poco o per nulla sicuro, e la stessa percentuale ritiene giusto che i genitori possano controllare le attività online dei figli. È quanto emerge dal sondaggio realizzato dall’istituto di ricerca Quorum/YouTrend per Sky TG24 che ha analizzato anche i temi dell’uso dei dispositi. vi digitali da parte dei minori, del cyberbullismo e della tutela dei dati personali. Secondo gli intervistati, 11 anni è l’età media a cui i minori possono iniziare a usare il computer, il tablet e lo smartphone senza la supervisione di un genitore. Per la televisione il dato scende a 8 anni, per i videogiochi a 10. Il dato dell’età è la media fra le risposte indicate dagli intervistati con figli minorenni e senza figli minorenni: i secondi hanno indicato soglie di età più alte. Secondo il 74% degli intervistati, i bambini fino a 10 anni possono vedere la televisione senza la supervisione di un adulto. La percentuale scende al 57% per quanto riguarda la console di videogiochi e al 35% se si parla di usare un computer connesso a internet. Se si parla invece di adolescenti dai 15 anni in su, le percentuali sono al 6% per la tv, al 21% per il computer e al 12% per le console. Per quanto riguarda i tablet, il 41% ne approva l’uso senza supervisione per i bambini fino ai 10 anni di età, mentre la percentuale scende al 30% se si parla di smartphone. Percentuali molto simili fra chi darebbe l’ok al tablet fra gli 11-12 anni (18%), fra 13 e 14 anni (19%) e dai 15 anni in su (19%). Per lo smartphone si scende al 21% per la fascia 11-12 anni e per quella over 15, mentre il 26% ritiene che l’età più adatta sia fra i 13 e i 14 anni. Si avverte una fortissima esigenza di controllo nell’utilizzo di internet e dei social in particolare da parte degli adultioltre il 90% ritiene che ci sarebbe bisogno di un qualche tipo di autorizzazione genitoriale delle attività dei figli fino ai 14 anni. Il 28% pensa che l’autorizzazione dovrebbe essere richiesta fino ai 18 anni.

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