Sulla vicenda della fuga del cittadino russo Artem Uss giovedì alla Camera è prevista un’informativa urgente del governo, con la partecipazione del ministro della Giustizia, Carlo Nordio. Quest’ultimo ha avviato un procedimento disciplinare contro i giudici della Corte d’Appello di Milano, incolpandoli di “grave e inescusabile negligenza” per aver concesso il 25 novembre 2022 gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico al 40enne imprenditore, poi evaso. Come riportato da Corriere della Sera e La Repubblica, Nordio, addebita ai tre giudici di aver deciso i domiciliari “senza prendere in considerazione” circostanze che, indicate nel parere della Procura generale di Milano, contraria ai domiciliari, avrebbero potuto portare a disporre il carcere. In sostanza l’accusa del ministro è di “non aver valutato” elementi dai quali emergeva “l’elevato e concreto pericolo di fuga”. Nell’ordinanza che concedeva i domiciliari i giudici concludevano che il pericolo di fuga continuava a essere concreto, ma anche che potesse essere contenuto aggiungendo agli arresti domiciliari il braccialetto elettronico. Una decisione in cui il ministro ravvisa una “grave e inescusabile negligenza”. Uss era stato arrestato il 17 ottobre a Malpensa e aveva trascorso alcuni mesi in carcere per poi ottenere i domiciliari a Basiglio, nel Milanese, dai quali è fuggito il 22 marzo. Sia il Ministero, sia il Dipartimento della Giustizia statunitense avevano sollecitato il mantenimento della misura del carcere.