Il 28 aprile la Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro compie vent’anni. Istituita nel 2003 dall’Ilo, Organizzazione internazionale del lavoro, come momento di riflessione e confronto sui temi legati alla cultura della prevenzione nei contesti professionali, la ricorrenza si celebra ogni anno il 28 aprile per ricordare la data della promulgazione della Convenzione sulla sicurezza e la salute dei lavoratori, adottata nel 1981 dall’Ilo.
Secondo quanto riferisce l’Inail, in Italia le denunce di infortunio sul lavoro presentate nel 2022 sono state 697.773, il 25,7% in più rispetto al 2021. Di queste, 1.090 riferiscono un esito mortale, il 10,7 % in meno rispetto al 2021. In aumento le patologie di origine professionale denunciate che sono state 60.774 (più 9,9%). Nel suo report l’Inail ha sottolineato l’aumento delle denunce di infortunio nel complesso, dovuto in parte al più elevato numero di denunce da Covid-19 e in parte alla crescita degli infortuni tradizionali, e un calo di quelle mortali per il notevole minor peso delle morti da contagio, a cui si contrappone però il contestuale incremento dei decessi in itinere. L’aumento degli infortuni sul lavoro denunciati nel 2022 è legato sia alla componente femminile, che registra un incremento percentuale maggiore e pari a più 42,9% (da 200.557 a 286.522 denunce), sia a quella maschile, che presenta un più 16% (da 354.679 a 411.251), riporta l’Inail. L’aumento ha interessato sia i lavoratori italiani (più 27%), sia quelli extracomunitari (più 20,8%) e comunitari (più 15,8%). Dall’analisi per classi di età emergono incrementi generalizzati in tutte le fasce. Quasi la metà dei casi confluisce nella classe 40-59 anni. “Uscire dall’emergenza è possibile – afferma la segretaria confederale della Cgil, Francesca Re David -. Con questo messaggio di impegno, deciso unitariamente con Cisl e Uil, celebriamo la Giornata mondiale per la salute e sicurezza sul lavoro e la Giornata mondiale delle vittime dell’amianto. Basta morti, basta malattie professionali e infortuni sul lavoro. Occorre investire in salute e sicurezza”.