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martedì, Luglio 30, 2024

Civitavecchia: sequestro di persona, rapina aggravata, tortura e lesioni, due persone arrestate

Tenuto in ostaggio per ore. Picchiato, fino a rompergli la mandibola. Frustrato con una catena. Minacciato anche con un machete. Tutto perché lo ritenevano responsabile di avergli fatto perdere di 300mila euro di droga. Nell’ordinanza il giudice per le indagini preliminari di Civitavecchia descrive un campionario di sevizie. Due uomini, di 29 e 33 anni, sono stati arrestati dalla polizia con l’accusa di di sequestro di persona a scopo di estorsione, rapina, lesioni, tortura e indebito utilizzo di carte di credito. I fatti sono accaduti a fine aprile nella cittadina del litorale. Un ragazzo ha citofonato di notte a casa di uno dei due indagati. Voleva comprare della droga. Quando è entrato nell’appartamento, ha trovato il pusher insieme a un’altra persona. Entrambi fuori di sé, perché – si legge nelle carte – pensando che fosse una perquisizione avevano buttato tutta la cocaina nel water. Da lì – hanno ricostruito gli investigatori – si sono accaniti sul ragazzo per ore. Volevano che ripagasse il danno economico. Gli hanno preso il bancomat e il telefono. Poi lo hanno caricato in macchina per portarlo a Roma. Un loro zio doveva decidere il suo destino. Durante il tragitto la vittima è riuscita a gettarsi dalla macchina. A Boccea. Soccorso dall’autista di un’ambulanza fuori servizio ha raccontare tutto alla polizia che ha portato i suoi aggressori in carcere a Civitavecchia.

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