“Roma Metropolitane avrà risorse sufficienti per operare senza la follia di essere pagata da Roma Capitale con spesa corrente per garantire la sua funzione di stazione appaltante. Potrà occuparsi della Metro C e di tutte le opere su ferro e si potrà chiudere la stagione dei contenziosi: ci sono tutte le condizioni per la futura fusione tra Roma Metropolitane e Roma Servizi per la Mobilità. Dopo una stagione di caos è un passo importante, per il quale davvero dobbiamo esprimere soddisfazione”. Ad annunciarlo, in Aula Giulio Cesare, il Sindaco Roberto Gualtieri, intervenuto nel corso della seduta dell’Assemblea Capitolina. La novità discende dall’approvazione della norma dell’art. 17 del DL 104 durante la conversione in legge. La norma consente di remunerare Roma Metropolitane sul quadro economico dell’opera fino al 9% del valore del quadro economico stesso. “Questo emendamento è davvero importante, direi storico e per questo ringrazio molto il Governo e il Parlamento per l’attenzione nei confronti della nostra città – ha sottolineato Gualtieri – Avevamo chiesto questo intervento e c’è stata grande attenzione da parte del ministro Salvini, della presidente Meloni, della maggioranza e del mio partito a sostegno di questo emendamento che ci consente di dare un futuro a Roma Metropolitane, ai suoi lavoratori, e mantenere e rafforzare a Roma una centrale di progettazione per il trasporto pubblico e su ferro soprattutto“. Nel 2019 la precedente amministrazione mette in liquidazione Roma Metropolitane: l’Amministrazione Gualtieri individua un’alternativa alla chiusura, razionalizzando le partecipazioni. “Abbiamo avviato il processo amministrativo con la fusione con Roma Servizi Mobilità – ha spiegato ancora il Sindaco – per farne un polo di progettazione non solo per la C, ma anche per la progettazione della D e il prolungamento della B“.