Lutto nel mondo della cultura.
È morto Sergio Staino. Il vignettista, 83 anni, è deceduto in ospedale a Firenze. “Papà” di Bobo ed ex direttore dell’Unità, era malato da tempo e da qualche giorno era stato ricoverato. Nato e cresciuto a Piancastagnaio, in provincia di Siena, dopo essersi laureato in architettura, insegna educazione tecnica presso vari licei della provincia di Firenze, stabilendosi poi a Scandicci. Successivamente si dedica al mondo dei fumetti esordendo con Bobo, il personaggio che lo ha reso famoso, vagamente somigliante a Umberto Eco ma dichiaratamente ispirato a sé stesso. Bobo è stato pubblicato per la prima volta nel 1979 sulla rivista Linus diretta da Oreste Del Buono. Negli anni ottanta collabora con i quotidiani Il Messaggero e l’Unità, con cui lavora dal 1982; nel 1986 fonda e dirige il settimanale satirico Tango e nel 1987 realizza per Rai 3 il programma Teletango. Successivamente, sempre per la Rai, realizza il programma Cielito lindo, un varietà satirico condotto da Claudio Bisio e Athina Cenci. Nel 1989 dirige e sceneggia il film Cavalli si nasce, e nel 1992 Non chiamarmi Omar, sviluppato a partire da un racconto di Altan. Nel 2007 realizza Emme, “periodico di filosofia da ridere e politica da piangere”, supplemento settimanale dell’Unità, continuando le sue collaborazioni anche con televisione, cinema e teatro. Sergio Staino rilascia un’intervista davanti al consolato francese il 14 novembre 2015; manifestazione in solidarietà di Parigi in seguito agli attentati del 13 novembre 2015 a Parigi. L’8 settembre del 2016 viene annunciata la sua nomina, a partire dal 15 settembre, a direttore de l’Unità, in affiancamento ad Andrea Romano. Manterrà tale carica fino al 6 aprile del 2017 quando, in seguito allo sciopero dei giornalisti del giornale tenutosi il 1º aprile contro il piano di ridimensionamento del personale del 60% voluto dalla società proprietaria della testata, decide di rassegnare le dimissioni irrevocabili – sebbene respinte dall’amministratore delegato dell’azienda Unità srl Guido Stefanelli -, motivando la propria decisione con la constatazione della sfiducia maturata nei suoi confronti dai colleghi per la posizione da lui assunta nella faccenda. Gli subentra perciò come direttore il redattore capo Marco Bucciantini. Il 23 maggio, Staino viene nominato nuovamente direttore della testata, carica che mantiene fino alla definitiva chiusura del giornale, il 2 giugno del 2017. Nel novembre del 2017 viene annunciata la collaborazione tra Staino e il quotidiano La Stampa: a partire dal 4 novembre il vignettista pubblicherà “La striscia di Bobo” ogni sabato nella sezione Lettere e Commenti del giornale, che in questo modo torna ad avere vignette satiriche a distanza di 12 anni, dopo la separazione con Giorgio Forattini. Nell’edizione del quotidiano torinese del 6 dicembre 2017 compare in prima pagina una vignetta satirica, sotto il nome di “Visto da Staino”. Dal 1º gennaio al 22 ottobre 2018 collabora con il quotidiano Avvenire pubblicando una serie di vignette intitolate “Hello Jesus”. Presentandosi in un’intervista ai lettori della testata ricorda la malattia che lo ha colpito agli occhi, una degenerazione retinica, e che lo ha reso di fatto quasi cieco. Sempre dal 2018 inizia a collaborare con il sito Tiscali Notizie. Dal 2019 pubblica vignette anche suIl Riformista.