In occasione dell’inizio delle celebrazioni dell’ottocentenario dell’Università Federico II di Napoli, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella partecipa oggi alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2023/2024. Ad accoglierlo il rettore, Matteo Lorito, e la ministra dell’Università e della Ricerca, Annamaria Bernini. Mattarella, nell’atrio della sede storica in corso Umberto, sulle note dell’inno della Federico II suonato da dieci musicisti della Nuova Orchestra Scarlatti, ha assistito allo scoprimento dell’opera ‘Lictera temporales’, dell’artista Asad Ventrella, realizzata in occasione delle celebrazioni. A seguire Mattarella visiterà il Complesso Universitario Scampia, dove saranno inaugurati il laboratori Connected Lab ma anche gli ambulatori di cardiologia, pediatria, endocrinologia. In programma, per celebrare gli 800 anni dell’ateneo laico più antico del mondo, anche l’inno nazionale cantato da Andrea Bocelli e opere permanenti realizzate da artisti come Asad Ventrella, Lello Esposito, Ciop&Kaf. È dal 1992 che l’Università di Napoli è stata intitolata a Federico II, a sottolineare le sue antichissime origini, risalenti al 5 giugno 1224, quando l’imperatore svevo, nonché re di Sicilia, da Siracusa emanò l’editto istitutivo. Le celebrazioni continueranno fino al 2024 con diversi appuntamenti: domani intanto la laurea honoris causa a Bocelli, poi il Villaggio degli Studenti che sarà allestito sul lungomare dal 6 al 9 giugno 2024. Ci saranno, poi, giornate di divulgazione scientifica con Massimo Recalcati, Maurizio De Giovanni, Alessandro Barbero e poi il 5 giugno, giorno del compimento dell’ottocentesimo compleanno, Alberto Angela narrerà la storia dell’Ateneo. Tre le nuove pubblicazioni e due gli short movie. Ed ancora, in programma l’emissione di una moneta e di un francobollo ad hoc, l’apertura di siti federiciani nonché l’inaugurazione del centro studi della storia dell’Università federiciana. “Oggi avvertiamo un peso ma è un peso leggero che ci spinge verso il futuro. È una grande gioia avere Mattarella che visita due sedi, Bocelli che canta l’inno, direi che abbiamo toccato il momento più alto – ha detto il rettore prima dell’inaugurazione dell’anno accademico -. Lo facciamo soprattutto per i nostri studenti, siamo qui grazie a loro. Ci presentiamo all’Italia e al mondo come un grande patrimonio culturale ed oggi lo faremo con i fatti. Sentiamo anche la vicinanza della città e della regione, tutti insieme dimostriamo cosa ha fatto Napoli in questi otto secoli”. “800 anni vuol dire più di 30 generazioni di studenti, penso ai tre Presidenti della Repubblica che abbiamo laureato, ai 10-11 rettori in carica in questo momento laureati qui – ha aggiunto Lorito -. Ma il vero significato credo sia quello di ricordare il simbolo di una università che è stata voluta, istituita dallo Stato, una università pubblica nel senso pieno della parola”. “La presenza del presidente Mattarella a Scampia ha un valore molto simbolico”, ha evidenziato il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. “L’apertura dell’Università a Scampia significa un’altra Scampia – ha aggiunto -, una Scampia che cancella Gomorra e riparte dai giovani a cui dobbiamo dare un futuro diverso, significa una dignità dell’abitare e della vita”. Manfredi ha sottolineato che “la presenza di Mattarella per noi è il riconoscimento di un percorso che stiamo facendo e che deve essere ancora completato con il grande progetto Re Start Scampia ma ci incoraggia perché aprire l’Università a Scampia è stato in atto di grande impegno e coraggio ed è il riconoscimento del lavoro realizzato”.