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domenica, Ottobre 13, 2024

Cop28, variazione sulla bozza di accordo: salta ‘uscita da fossili’

Una nuova bozza di accordo, ridotta da 27 a 21 pagine, è stata diffusa dalla presidenza della Cop28 in corso a Dubai. La bozza del “Primo Global stocktake” riconosce la necessità “di una riduzione profonda, rapida sia del consumo che della produzione di combustibili fossili in modo giusto, ordinato ed equo, in modo da raggiungere lo zero netto entro, prima o intorno al 2050, come raccomandato dalla scienza”. Non è più citata la parola “uscita” dai combustibili fossili mentre resta l’indicazione di triplicare la capacità di energia rinnovabile e raddoppio dell’efficienza energetica al 2030. Il testo proposto dalla presidenza della Cop28 per raggiungere un accordo esorta le parti ad “accelerare nelle tecnologie a zero e a basse emissioni, comprese, tra le altre, le energie rinnovabili, il nucleare, le tecnologie di abbattimento e rimozione, comprese la cattura, l’utilizzo e lo stoccaggio del carbonio, e la produzione di idrogeno a basso contenuto di carbonio, in modo da potenziare gli sforzi verso la sostituzione delle tecnologie fossili ‘unabated’ nei sistemi energetici”. “Phase out non vuol dire uscita allo stesso tempo di tutti” dai combustibili fossili. “L’importante è che sia compatibile con emissioni zero al 2050 e in linea con 1,5” di aumento della temperatura media globale entro fine secolo rispetto al periodo pre industriale. Così il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres ha risposto a chi gli ha chiesto se si potrebbe considerare un fallimento un accordo alla Cop28 senza la citazione dell’uscita dai combustibili fossili. In un’intervista a Repubblica il ministro Pichetto Fratin chiarisce: “Noi non costruiremo mai nuove centrali nucleari in Italia. Saranno eventualmente i distretti industriali o le singole aziende energivore a dotarsi di piccoli reattori di quarta generazione. Lo Stato si limiterà a essere un soggetto regolatore”. 

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