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venerdì, Ottobre 11, 2024

Dati e supercomputer per terapie personalizzate: accordo La Sapienza-Umberto I

Alla base della sanità del futuro ci sono i dati, miliardi di informazioni sui pazienti che possono orientare le cure in modo personalizzato e senza effetti collaterali. Per questo dalla collaborazione tra l’Università Sapienza e il Policlinico Umberto I nasce il Care, la nuova unità di coordinamento per l’applicazione della medicina digitale. Sotto i riflettori i tumori, le malattie neurodegenerative e del metabolismo, il cui studio già produce grandi quantità di dati. Fondamentale quindi l’utilizzo dei sensori per il monitoraggio e la diagnosi precoce, come avviene per il diabete e il cancro di colon e fegato. Al Care lavorano anche quindici giovani ricercatori reclutati con il PNRR tra area sanitaria, ingegneria e statistica. Un supercomputer raccoglie miliardi di dati clinici, come immagini radiologiche o esami di laboratorio. Grazie all’intelligenza artificiale si può quindi creare un modello del paziente, un “gemello digitale”, per sperimentare terapie che, in caso di successo, possono essere applicate sul malato reale.  

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