140 nuovi cittadini italiani. Hanno giurato tutti insieme in una cerimonia svoltasiall’anagrafe centrale di Roma in via Petroselli. La prassi per ottenere la cittadinanza prevede una formula individuale, ma la misura eccezionale adottata da Roma Capitale, all’interno del piano elaborato con il Ministero dell’Interno e la Prefettura, è volta a smaltire l’arretrato di domande. Le pratiche in attesa, accumulatesi durante il periodo della pandemia, erano arrivate a 2.500. Nel corso del 2023 erano scese a 400. Con questa cerimonia collettiva e altre che verranno calendarizzate nei primi mesi del 2024, l’arretrato verrà azzerato. Altre misure per prevenire ulteriori ritardi sono la digitalizzazione delle notifiche del Presidente della Repubblica, un’agenda telematica per gli appuntamenti nel portale di Roma Capitale, nella sezione “Casa del cittadino”. Ad officiare la cerimonia, con l’assessore Andrea Catarci, le consigliere comunali Michela Ciculli (Alleanza Verdi e Sinistra) e Nella Converti (Pd). Le persone extra Ue che hanno giurato provengono in prevalenza dal Bangladesh, poi dall’Egitto e dalle Filippine. Quelle di provenienza Ue in larghissima maggioranza vengono dalla Romania, che rimane il Paese dal quale arrivano più richieste. Il più giovane dei nuovi cittadini è del 2001, il più anziano del 1952.
