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mercoledì, Ottobre 9, 2024

Arrestato il sospetto assassino di Vanessa. Il Pm: “Elementi per la premeditazione”

Secondo il procuratore della Repubblica di Treviso, Marco Martani, “l’unica misura che avrebbe potuto impedire l’aggressione sarebbe stata la custodia cautelare in carcere, un provvedimento per sostenere il quale non vi erano oggettivamente elementi sufficienti”. Nel telefono di Vanessa Ballan, per la cui morte è stato incriminato Bujar Fandaj, già denunciato lo scorso mese per stalking,  i messaggi pericolosi erano stati stati regolarmente cancellati, probabilmente per evitare che il compagno potesse prenderne visione. L’autopsia sul corpo della vittima, madre di un bambino di quattro anni e incinta del secondo, sarà condotta dall’anatomopatologo Antonello Cirnelli.

La ricostruzione del delitto grazie ai messaggi Whatsapp

La morte di Vanessa Ballan sarebbe avvenuta tra le 11.21 e le11.47 di ieri. La forbice di orario si evince, secondo quanto ha riferito ai giornalisti dal procuratore, dal traffico di messaggi whatsapp tra la vittima e il compagno, Nicola Scapinello il cui secondo messaggio risulta non ricevuto né letto. Alle 12.00 di ieri, 19 dicembre, Scapinello era arrivato a casa e aveva trovato Vanessa già morta, riversa a terra. Per recarsi all’abitazione della donna risulta che Bujar abbia utilizzato una bicicletta con cui ha portato con sé un borsone in cui aveva riposto il martello usato per sfondare la porta a vetri di accesso all’abitazione. Nella casa dell’omicida sarebbero stati trovati coltelli simili a quello utilizzato per colpire la donna. Già una prima volta, secondo quanto si è appreso, Bujar,incensurato, aveva tentato di accedere alla casa, scavalcando la recinzione, poche settimane fa. L’inchiesta è coordinata dal pubblico ministero Michele Permunian. Bujar Fandaj, 41enne di origine kosovare, è stato fermato nella tarda serata di ieri. Su lui grava l’accusa di aver ucciso in casa la 27enne, nella frazione di Spineda di Riese Pio X, in provincia di Treviso. La vittima è stata picchiata al volto e poi colpita con almeno sette coltellate al torace. L’uomo non ha risposto alle domande degli inquirenti ed è stato portato in carcere. Fandaj è stato trovato dai Carabinieri a poca distanza dalla sua abitazione di Altivole, sempre in provincia di Treviso. Da ieri è in caserma sotto custodia dei militari dell’Arma. Sul posto sono accorsi il sostituto procuratore di Treviso, Michele Permunian, e il medico legale, Antonello Cirnelli, che hanno ultimato gli accertamenti. Sulle mani della donna erano presenti lesioni da difesa, a conferma di come la vittima abbia provato a salvarsi dalla furia dell’omicida. Il sospetto assassino, come raccontato dal compagno della vittima, era stato denunciato dalla ragazza per stalking appena nell’ottobre scorso. Da quella denuncia erano partiti accertamenti dell’autorità giudiziaria, evidentemente senza risultati pratici. Fandaj era un cliente del supermercato, l’Eurospin, nel quale Vanessa Ballan aveva lavorato fino a qualche tempo fa – prima di andare in maternità, perché in attesa del secondo figlio. L’allarme è stato dato poco dopo le 14 da un vicino di casa, che ha avvertito il 118, arrivato sul posto assieme ai Carabinieri. A scoprire il cadavere il compagno della donna, Nicola Scapinello, che è stato condotto in caserma e ascoltato a lungo: ha trovato il corpo della giovane al rientro dal lavoro, era in stato di choc ma è riuscito a fornire elementi utili agli investigatori. La coppia ha un bambino di 4 anni, in asilo al momento del delitto. La famiglia risiedeva da anni nella frazione di Riese, piccolo quartiere residenziale con case bifamiliari. Con il compagno, Nicola Scapinello, si erano trasferiti da Castelfranco Veneto, località di cui sono entrambi originari. La caccia al killer era iniziata subito in tutta la zona circostante, anche con l’ausilio di un elicottero dei carabinieri arrivato da Bolzano. Le indagini ora dovranno concentrarsi per ricostruire il movente e l’esatta dinamica di quanto accaduto.

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