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mercoledì, Ottobre 9, 2024

Usa 2024, la Corte Suprema del Colorado esclude Trump dalle primarie dello Stato

L’ex presidente Usa Donald Trump

Duro colpo per Donald Trump in vista delle elezioni di Usa 2024. La Corte suprema del Colorado ha infatti escluso il tycoon dal voto delle primarie repubblicane nello Stato a causa del suo ruolo nell’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021. Si tratta del primo candidato presidenziale della storia americano a essere dichiarato ineleggibile in base al comma 3 del 14esimo emendamento, che esclude dalle cariche pubbliche i funzionari coinvolti in “insurrezioni o rivolte” contro il governo americano. La disposizione è stata utilizzata in passato principalmente dopo la guerra civile per tenere gli ex confederati fuori dal governo. La decisione della Corte, presa a maggioranza con 4 voti favorevoli e 3 contrari, si applica solo alle primarie repubblicane in Colorado nel Super Tuesday del prossimo 5 marzo. Il Colorado è considerato uno Stato saldamente democratico e quindi Joe Biden dovrebbe vincere a prescindere dalle sorti del tycoon, ma la sentenza potrebbe comunque influenzare lo “status” dell’ex presidente nelle elezioni generale del 5 novembre 2024. Il caso è stato portato avanti da un gruppo di elettori del Colorado, aiutati dall’associazione Citizens for Responsibility and Ethics di Washington: la loro tesi, bocciata in prima istanza, è che Trump dovrebbe essere squalificato per aver incitato i suoi sostenitori ad attaccare il Campidoglio nel tentativo fallito di ostacolare il trasferimento del potere a Biden dopo la vittoria delle elezioni del 2020. Il pericolo per l’ex presidente è proprio quello dato dal fatto che altri tribunali seguano l’esempio del Colorado ed escludano Trump dalla corsa in altri Stati dove deve vincere per tornare alla Casa Bianca. Dozzine di cause legali sono state intentate a livello nazionale per bandire Trump per effetto del Comma 3 del 14esimo emendamento. Gli avvocati di Donald Trump hanno annunciato che presenteranno ricorso alla Corte Suprema degli Stati Uniti contro la sentenza della Corte Suprema del Colorado. “La Corte Suprema del Colorado ha emesso una decisione completamente errata e presenteremo rapidamente un ricorso alla Corte Suprema degli Stati Uniti e una contestuale richiesta di sospensione di questa decisione profondamente antidemocratica”, hanno detto i legali di Trump. La Corte Suprema del Colora ha quindi sospeso la sua decisione fino al 4 gennaio, o fino a quando la Corte Suprema degli Stati Uniti non si pronuncerà sul caso. Funzionari del Colorado affermano che la questione deve essere risolta entro il 5 gennaio, termine ultimo entro il quale lo Stato deve stampare le schede delle primarie presidenziali. “Siamo consapevoli della portata e del peso delle domande che abbiamo di fronte. Siamo allo stesso modo consapevoli del nostro solenne dovere di applicare la legge, senza timore o favore, e senza lasciarci influenzare dalla reazione pubblica alle decisioni che la legge ci impone di prendere”, hanno scritto i giudici della Corte Suprema del Colorado.  Il 14esimo emendamento fu adottato nel 1868, dopo la Guerra civile americana. Affronta i diritti di cittadinanza e la pari tutela delle leggi. Ma la sezione terza dell’emendamento afferma che i funzionari pubblici che hanno giurato di sostenere la Costituzione sono banditi da futuri incarichi se coinvolti in una “insurrezione” o “rivolta”. La formulazione è considerata vaga e non menziona esplicitamente la presidenza. Finora è stata applicata solo due volte dal 1919. La sezione terza fu introdotta per impedire che qualsiasi funzionario civile o militare che aveva servito negli Stati Uniti prima della Guerra civile riguadagnasse posizioni di autorità se aveva tradito il suo Paese sostenendo la Confederazione sudista.

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