Una maxi rissa. Due gruppi di giovani: italiani da una parte e di origini straniere dall’altra. Poi il tentato omicidio, con un minorenne accoltellato al petto dal rivale. Teatro delle violenze Arco di Travertino. I fatti la sera dello scorso 16 settembre all’esterno di un ristorante orientale. A distanza di tre mesi i carabinieri hanno dato un nome e un volto al ragazzo armato di coltello, un 19enne colombiano. Arrestato è accusato del tentato omicidio del 16enne romano.
Maxi rissa ad Arco di Travertino
Quella serata, infatti, in via dell’Arco di Travertino, all’esterno di un locale di cucina orientale, due gruppi di giovani – sei italiani e nove di origine straniera – a seguito di un diverbio per futili motivi, iniziarono a fronteggiarsi con calci e pugni, dando vita a una violenta rissa, durata pochi istanti, nel corso della quale uno dei giovani tirò fuori un coltello e ferì al petto e di striscio alla spalla il 16enne. La vittima fu soccorsa e trasportata all’ospedale policlinico Umberto I, dove fu ricoverata, non in pericolo di vita e sottoposta a intervento chirurgico, riportando una prognosi di 30 giorni.
Le indagini dei carabinieri
A esito di una prolungata attività info-investigativa scattata quella sera stessa, consistita da escussioni testimoniali, analisi dei tabulati telefonici e profili social e alla visione delle immagini estrapolate dagli impianti di videosorveglianza del locale e lungo la strada, i carabinieri della stazione di Roma Tuscolana sono riusciti a raccogliere plurimi e concordanti indizi di colpevolezza a carico dell’indagato, quale autore dell’accoltellamento del minorenne. Dando esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del tribunale di Roma, i militari hanno rintracciato il 19enne in via Muzio Attendolo, zona Pigneto, e lo hanno condotto presso il carcere di Regina Coeli.