“Avevamo chiesto di ripartire dal dialogo tra le istituzioni, chiedendo a chi si era intromesso della politica di fare un passo indietro. Le istituzioni sono gli azionisti del Teatro di Roma, e quindi il Comune, la Regione e il ministero. Fortunatamente c’è stata la volontà di ripartire da questo metodo ed è stata individuata una soluzione positiva. Una governance duale che dovrà passare per una riforma dello Statuto, che dovrà passare per l’Assemblea Capitolina, che peraltro la stessa Assemblea aveva chiesto”. Così il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, interpellato oggi dai giornalisti in merito alla vicenda riguardante le nomine del Teatro di Roma, a margine della sua visita alla mostra dal titolo ‘Le parole dell’odio. Gli ebrei romani venduti ai nazisti’, realizzata dalla Comunità Ebraica di Roma e dalla Fondazione Museo della Shoah, in programma fino al 15 febbraio presso la Casina dei Vallati (via del Portico d’Ottavia, 29). “Finalmente- ha proseguito- si va verso una soluzione condivisa. Noi avevamo sottolineato quanto fosse assurdo e inaccettabile pensare di poter governare e compiere le scelte fondamentali del Teatro di Roma marginalizzando Roma Capitale: era sbagliato nel metodo e nel merito, perché essendo una rete di teatri importantissima, per noi il direttore generale deve essere una figura manageriale”.
(Fonte: Agenzia Dire, www.dire.it)