Il Pubblico Ministero della Procura di Civitavecchia, Katia Marino, titolare del procedimento penale per omicidio colposo per l’ennesimo infortunio mortale sul lavoro, quello costato la vita lo scorso 24 gennaio 2024, a soli 29 anni, al romano Edoardo Serafini, ha iscritto nel registro degli indagati il suo datore di lavoro, Claudio Destro, 63 anni, in qualità di amministratore delegato della Maccarese Spa, una delle più grandi aziende agricole e zootecniche del Paese, che appartiene al gruppo Benetton, che si trova a Fiumicino e dov’è successa la tragedia. Un atto anche dovuto, quello del magistrato, per dare modo al legale rappresentante dell’impresa di nominare eventuali periti di parte per gli accertamenti tecnici non ripetibili. Il Sostituto Procuratore infatti ha disposto anche l’autopsia sulla salma della vittima per accertare le cause e le modalità del decesso, con particolare riferimento alla dinamica dell’incidente e quindi alla sua possibile correlazione con l’eventuale violazione di norme antinfortunistiche. L’incarico è stato conferito al medico legale dott. Matteo Scopelliti, con inizio a seguire delle operazioni peritali a cui partecipa anche il medico legale dott. Antonio Grande quale consulente tecnico per le parti offese messo a disposizione da Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini a cui, attraverso l’Area manager per il Lazio e responsabile della sede della Capitale, Angelo Novelli, si sono rivolti i familiari del lavoratore per essere assistiti, fare piena luce sui fatti e ottenere giustizia. Nonostante la giovane età Serafini, regolarmente assunto dalla Maccarese Spa, era un operaio tecnico altamente specializzato, si era diplomato all’istituto tecnico agrario “Garibaldi” di Roma, aveva seguito corsi di specializzazione anche all’estero, era esperto, oltre che appassionato, di trattori e mezzi agricoli. Ed è stato proprio mentre lavorava su un macchinario che, verso le 14.30 di mercoledì scorso, si è consumato il dramma: la gru su cui stava effettuando un intervento di manutenzione si sarebbe staccata dalla parte laterale del camion agricolo su cui era installata, finendo per colpirlo in pieno. Per lui non c‘è stato purtroppo niente da fare, troppo gravi i politraumi riportati, inutili tutti i tentativi di rianimarlo dei sanitari del 118, accorsi dopo l’allarme lanciato dal collega che l’ha rinvenuto per primo: sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della stazione di Fregene e gli ispettori del Servizio di Prevenzione e Sicurezza sugli Ambienti di Lavoro della Asl Roma 3. Ultimato l’esame autoptico, l’autorità giudiziaria darà il nulla osta alla sepoltura e i familiari del giovane, che ha lasciato in un dolore immenso i genitori, tre fratelli, una sorella e la compagna, tutti affidatisi a Studio3A, potranno fissare la data dei funerali, che saranno partecipatissimi: Serafini era conosciutissimo e ben voluto da tutti, il suo tragico destino ha destato profonda commozione, oltre che rabbia per l’ennesima morte bianca, e hanno espresso il loro cordoglio, tra gli altri, anche il sindaco di Fiumicino, Mario Baccini, e il segretario generale della Cisl Lazio, Enrico Coppotelli.