I Carabinieri della Stazione di Nettuno, insieme al Nas di Roma e al personale dell’Azienda Sanitaria Locale Roma 6, hanno sequestrato un immobile dove era stata improvvisata una casa di riposo per anziani. La struttura era priva di qualsiasi titolo autorizzativo. I militari dell’Arma hanno denunciato 4 persone per abbandono di incapaci in concorso. Durante l’ispezione effettuata dai Carabinieri sono stati trovati nell’appartamento sei anziani, completamente soli, senza nessuna figura professionale che li accudisse. Sul posto, convocate dai militari, sono quindi giunte quattro persone che, a vario titolo, sarebbero coinvolte in diversi modi con la gestione della struttura o comunque implicate con la situazione in atto. I medici del CAD (centro assistenza domiciliare) hanno quindi provveduto a fornire una dettagliata visita medica ai sei ospiti della struttura. Questi sono stati trovati in uno stato di salute talmente precario da necessitare di costante supervisione. Infine, dopo un accurato controllo documentale, la struttura è risultata priva di qualsiasi titolo autorizzativo per l’esercizio di quella specifica attività. I quattro convocati sono stati quindi denunciati. Sono il proprietario dell’immobile, la presidente dell’associazione che “curava” i predetti ospiti, una amministratrice di sostegno, un volontario della citata associazione.Il fenomeno delle case di riposo per anziani improvvisate è purtroppo piuttosto frequente. La vicinanza di una città grande come Roma, con le sue difficoltà di assistenza agli anziani, comporta un aumento di tali strutture illegali nelle zone di campagna dell’Agro Romano e dell’Agro Pontino. Qualche struttura cerca di organizzarsi comunque in maniera dignitosa per gli anziani lì ‘parcheggiati’. Altre sono dei veri e propri lager. Comunque, ricordiamo, che le Case di riposo per anziani devono avere ben specifiche autorizzazioni. Quelle legali sono costantemente controllate. Le altre sono illegali e presentano gravi rischi per la salute degli anziani costretti a soggiornarvi, conducendo una vita di scarsissima qualità. La responsabilità penale, in questi casi, ricade anche sulle famiglie.