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sabato, Luglio 27, 2024

Sgombero di un parco a Bologna, alta tensione tra gli attivisti e le forze dell’ordine: sfondata una recinzione

A Bologna diversi attivisti sono rimasti contusi dopo gli scontri con le forze dell’ordine nella periferia della città, al parco don Bosco. Da tre mesi è stato sistemato un presidio ambientalista per difendere la zona verde e gli alberi che dovrebbero essere sacrificati, nei progetti del Comune, per rinnovare e riqualificare l’area. E’ stato dato il via allo sgombero del presidio dopo che il Tribunale civile di Bologna ha respinto il ricorso dei comitati che chiedevano lo stop ai lavori. Sono decine gli attivisti che si sono piazzati nel parco e le forze dell’ordine sono intervenute in tenuta antisommossa. Al grido “vergogna, vergogna” alcuni ragazzi, di collettivi e non, del comitato Besta, hanno divelto le recinzioni di un cantiere adiacente al parco per entrare nell’area dove gli operai erano al lavoro per tagliare gli alberi. I primi esemplari sono stati abbattuti. Un ragazzo è salito su un albero e si è scatenato il braccio di ferro con gli agenti. Gli attivisti hanno scandito diversi slogan per attaccare il sindaco Matteo Lepore. Le forze dell’ordine abbandonano il presidio I primi alberi sono stati tagliati tra le protesti di molti dei cittadini presenti, mentre le forze dell’ordine presidiavano il cantiere. Dopo le cariche e alcuni scontri, gli agenti hanno abbandonato l’area tra gli applausi dei presenti e i blindati se ne sono andati. Gli operai dovrebbero aver concluso il loro lavoro.

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