Abusivismo ad Ardea: troppi i terreni o immobili comunali occupati abusivamente, per questo l’amministrazione comunale si fa aiutare dall’informatica. Il Comune di Ardea è proprietario di molti immobili, tra cui fabbricati destinati ad Edilizia Residenziale Pubblica e fabbricati e terreni acquisiti al patrimonio. Il Ministero delle Infrastrutture ha istituito la Banca dati nazionale sull’abusivismo edilizio che raccoglierà e renderà disponibili le informazioni sugli immobili e le opere realizzate in violazione di legge. Il progetto prevede inizialmente che la banca dati sarà alimentata con le informazioni sugli immobili e le opere abusive segnalate dai Comuni. Sono le Amministrazioni Comunali a dover vigilare sull’attività urbanistico-edilizia svolta nel territorio di competenza, prevedendo l’obbligo per le stesse, di provvedere alla demolizione delle medesime opere ed al ripristino dello stato dei luoghi, qualora sia accertato l’inizio o l’esecuzione senza titolo di opere edilizie ricadenti in aree soggette a vincolo di inedificabilità o in aree destinate ad opere e spazi pubblici o ad interventi di edilizia residenziale pubblica. “Il Comune di Ardea è da tempo impegnato nello svolgimento delle attività tecnico amministrative per l’analisi di un numero rilevante di aree e opere di proprietà comunale occupate senza titolo autorizzativo”, si legge sulla delibera. “All’Ufficio Servizi Politiche del Patrimonio spetta il compito di procedere alla trascrizione nei registri immobiliari nonchè alla richiesta delle indennità di occupazione”. Ma “la documentazione disponibile è attualmente solo in formato cartaceo”. “La rilevanza delle istanze da lavorare impone una organizzazione del lavoro semplificata, sulla base di un accesso agli atti informatizzato, ed una visione territoriale dei cespiti su base cartografica e catastale semplificando le operazioni di calcolo per gli indennizzi”. I soldi dovuti vanno accertati e incassati in fretta. Questo perchè “L’inadempimento delle obbligazioni pecuniarie afferenti il debito per i corrispettivi che a titolo di indennità di occupazione gravano sui responsabili degli abusi sono elementi fortemente idonei a caratterizzare la gestione del patrimonio immobiliare, perché dispiega immediate ricadute sugli equilibri finanziari dell’ente gestore, in considerazione del fatto che le indennità di occupazione abusiva costituiscono una significativa componente di entrata”. La giunta ha quindi autorizzato gli uffici ad acquistare un software in grado di mappare l’abusivismo o le case date in affitto, e accertare quanto gli occupanti devono pagare, emettendo in automatico anche i solleciti.