mercoledì, Dicembre 25, 2024

Due esposizioni a San Pellegrino

Ancora una volta il quartiere medioevale di San Pellegrino si anima: un nuovo evento avrà luogo a Palazzo Scacciaricci a Viterbo dalle 18 di sabato 11 maggio. Due autori espongono i loro lavori, esprimendosi con due stilemi alternativi alla fotografia iconica e di impronta: si tratta di una nuova categoria estetica, lo spaziotempismo, capace di un dinamismo nuovo, che rievoca nella figura o nel frammento della stessa una vita nascosta, insospettata per il visitatore. La sfida è quella di richiamare civiltà sepolte o frammenti architettonici e statuari, che grazie a questo nuovo strumento, divengono coevi a chi le guarda. Enzo Trifolelli espone i suoi ‘Etruschi’ La fotografia in fototempismo si pone come il risultato dell’aspirazione da parte dell’immagine, fissata su una superficie piana, di diventare qualcosa di più. Si restituisce in fotografia sia l’effetto di profondità della terza dimensione spaziale che quello di scorrimento di un determinato flusso temporale. Si riesce così a narrare una storia spazio-temporale che lega il popolo Etrusco con gli “ultimi Etruschi” viventi, evidenziando le profonde differenze tra le generazioni antecedenti a quelle digitali attuali. I riti tradizionali andranno dunque persi e rimarranno solo nelle documentazioni storiche. ‘Vibrazioni’ è una ricerca fotografica avviata nel 2009: le vetrate dei grattacieli che ci circondano creano un universo parallelo di astrazioni geometriche e informali. E’ un universo apparentemente virtuale, ma in realtà sempre al suo posto, siamo noi che gli scorriamo accanto inconsapevoli. Basta però fermarsi un attimo e – come ci hanno insegnato Alexandr Rodchenko, Marcel Proust e Franco Fontana – ‘Saper vedere è non solo guardare’, per cogliere queste immagini pittoriche reali, prodotte dai riflessi delle vetrate. Questo progetto si pone concettualmente al confine tra fotografia e pittura.

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