martedì, Novembre 26, 2024

Chiuso ad Anzio il Consiglio Generale dei Pensionati Sapens Orsa

Si è chiuso ad Anzio Colonia la tre giorni del Consiglio Generale Sapens– Orsa che ha affrontato le tematiche che interessano i cittadini della terza età, mettendo in campo  le iniziative da intraprendere per contrastare il progressivo impoverimento degli assegni pensionistici frutto dei tagli che da oltre un decennio peggiorano le condizioni di vita delle persone anziane. Il Consiglio ha con forza chiesto di rilanciare la battaglia S.A.PENS. per una rivalutazione delle pensioni di reversibilità e per rivendicare un welfare sociale (medicina di prossimità, disabilità e fragilità) in linea con gli altri Paesi Europei.
Proprio parlando di Europa il S.A.PENS. ha rinnovato la piena adesione alle posizioni sostenute da AGE Plattform Europe, la rete di organizzazioni della terza età (di cui fa parte) impegnata nella tutela dei diritti e degli interessi di oltre 190 milioni di cittadini europei di età superiore ai 50 anni, nata con il fine di sensibilizzare partiti e istituzioni  sui problemi dell’invecchiamento attivo e con l’obiettivo di promuovere iniziative specifiche per l’inclusione attiva degli anziani nella società.
La Conferenza Europea dell’Associazione, svoltasi a Roma lo scorso mese di aprile ha “sfidato” i partiti politici ad inserire queste tematiche nel proprio programma elettorale per le Elezioni del Parlamento Europeo, condizionando il voto ad un preciso impegno programmatico su tali temi.
Sulle iniziative che caratterizzano il Sindacato Pensionati di OR.S.A., il Consiglio ha rinnovato l’invito ad un deciso cambio di passo che porti ad una accelerazione:

  • del deposito in tutte le Procure del Paese delle denunce contro i tagli alla perequazione degli assegni pensionistici messi in atto dai Governi Monti e Meloni;
  • dell’avvio di un serrato confronto con Istituzioni e forze politiche per segnalare le difficoltà di tante famiglie, colpite dalla perdita del titolare di pensione, che si vedono assegnare una pensione di reversibilità irrisoria, che porta ad una drastica decurtazione dell’assegno e allo stravolgimento del proprio regime di vita. Discutere della rivalutazione delle pensioni di reversibilità non può e non deve essere un tabù per uno Stato ed un Governo che troppo spesso tende a privilegiare gli interessi di imprenditori e banche a scapito del non più rinviabile riequilibrio economico tra le classi sociali nel nostro Paese;
  • delle iniziative per una legislazione di sostegno all’invecchiamento attivo utile a dare valore aggiunto ai servizi che la popolazione anziana può offrire al Paese, in termini di volontariato nel sociale e di trasmissione dei saperi in ambito produttivo. Valorizzare l’anziano come elemento aggiuntivo della forza di una Società, cosa che per altro avviene in molti altri Paesi Europei;
  • nel potenziamento dei servizi ai soci garantendo una gamma di offerte fiscali, patronali e di convenzioni (come quella assicurativa, già in atto con INAT, che consente agli over 65 di tutelare la propria salute e quella dei loro famigliari) in grado di identificare nel S.A.PENS.OR.S.A. un punto di riferimento e di supporto per tutti i pensionati;
  • Al termine dei lavori il S.A.PENS. conferma l’impegno a rafforzare la propria presenza sui territori facendosi portatore delle rivendicazioni dei pensionati e delle famiglie a minor reddito, sollecitando iniziative di sensibilizzazione che rilancino l’idea del pensionato come una risorsa per la collettività  e non come un costo.

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