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mercoledì, Agosto 28, 2024

Ardea, due anni per finire i lavori della piazza di Tor San Lorenzo: ora l’inaugurazione

È pronta per essere inaugurata la nuova piazza di Tor San Lorenzo, ad Ardea, intitolata ai magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Sono infatti terminati i lavori finanziati con 300 mila euro di fondi della Regione più altri 100mila del Comune, soldi ottenuti dalla precedemte amministrazione del sindaco Mario Savarese che nel 2021 aveva provveduto all’intitolazione del piazzale ai due magistrati simbolo della lotta alla mafia. I lavori erano iniziati nei primi mesi del 2022: poi ci sono state le elezioni, intoppi e problemi che hanno ritardato la chiusura del cantiere. Ora l’amministrazione del sindaco Fabrizio Cremonini è pronta a tagliare il nastro con una platea di ospiti illustri, dal vice presidente della Regione Roberta Angelilli al presidente del Consiglio cregionale Antonello Aurigemma, il senatore Marco Silvestroni e re rappresentanze delle forze dell’ordine. L’appuntamento è per giovedì 23 maggio alle ore 9.30, in occasione dell’anniversario della strage di Capaci. «Uno sguardo verso la legalità – aveva dichiarato il sindaco di Ardea, Mario Savarese, ora scomparso, inaugurando la piazza nel luglio 2021 – con l’obiettivo di unire l’intera comunità cittadina verso i sani valori morali incarnati da due Eroi dello Stato italiano. È stato questo l’obiettivo, raggiunto definitivamente con la cerimonia, perseguito dall’Amministrazione Comunale di Ardea attraverso l’intitolazione dell’ex Largo Nuova California (piazza del Patio) in piazza Falcone e Borsellino». Ora la speranza è che la piazza non cada subito nel degrado. Quello del degrado di piazza Falcone e Borsellino è un tema caro alla cittadinanza, che ancora in buona parte trova poco allettante frequentare la zona. L’area è spesso invasa da personaggi che dalla mattina alla sera bevono e litigano, spaventando pazienti e residenti che si trovano, loro malgrado, a passare in zona. A questi si aggiungono gli spacciatori alla ricerca continua di clienti. L’area è stata segnalata più volte alle autorità e negli anni, per limitare i fenomeni di degrado urbano, si sono susseguiti diversi provvedimenti che hanno vietato di fatto l’utilizzo delle fontanelle pubbliche come rubinetti personali, nonché l’accattonaggio, il bivacco e gli schiamazzi. Provvedimenti che a quanto pare, a distanza di anni, sono rimasti lettera morta.

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