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giovedì, Luglio 4, 2024

Inaugurata una targa alla memoria di Spartaco Pucci

Con una bella cerimonia svoltasi domenica mattina è stata scoperta una targa in onore di un grande uomo di sport, Spartaco Pucci. Il riconoscimento, deliberato dall’Amministrazione comunale, racchiude nelle parole scritte nella targa una vita dedicata alla pratica ed alla diffusione delle attività sportive in un’Italia appena uscita dalla seconda guerra mondiale: “A Spartaco Pucci, fra i pionieri dello sport civitavecchiese”. Significativo è anche il luogo dove è stata posta la targa e cioè nella parte della marina antistante la piscina di Largo Caprera che, lo stesso Spartaco nel 1949 con altri 12 soci fondatori, ideò e finazio di tasca propria. «In una Civitavecchia bombardata ed uscita distrutta dalla guerra – commenta il figlio Stefano Pucci – era una “avventura” parlare di sport; la gente non aveva neanche le scarpe e lottava solo per riuscire a mangiare. A quei tempi, nella nostra città, esistevano solo due sport; il calcio ed il pugilato. Mio padre fa parte di quei pionieri che piantarono i semi di quella mentalità sportiva che, nei decenni successivi, ha portato gloria alla nostra piccola città, su tutti gli stadi, i palazzetti e le piscine del mondo». La cerimonia è stata presenziata dal Presidente del Consiglio comunale Giancarlo Frascarelli, che ha scoperto la targa, e dall’attuale Presidente della Meiji Kan karate Stefano Pucci; presenti gli atleti della società di Via Terme di Traiano con tanti genitori ed amici intervenuti in segno di rispetto. Spartaco Pucci è stato un buon pugile dilettante tra il 1944 ed il 1947, fu corrispondente per l’Italia della famosa rivista americana Boxe Ring. Giocatore, capitano, bomber ed allenatore della pallanuoto civitavecchiese quando si giocava ancora al pirgo e veniva chiamata rugby marino; nel 1950 fondo la SNC Civitavecchia, dove gioco dal 1948 al 1957. Fu, negli anni ’60/’70, uno dei migliori arbitri di serie A ed internazionali di pallanuoto; socio fondatore nel 1977 della Meiji Kan Karate di cui fu Presidente per 30 anni fino alla sua morte. Il CONI gli ha tributato, nel 1999, la stella d’onore al merito sportivo.

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